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6 Dicembre 2023
17:00

Come superare la prova scritta di un concorso pubblico

Solitamente i concorsi pubblici prevedono lo svolgimento di una prova scritta e di una prova orale. Di seguito, qualche consiglio utile per superare la prova scritta nei concorsi.

Come superare la prova scritta di un concorso pubblico
Avvocato
come superare la prova scritta nei concorsi pubblici
Superare la prova scritta di un concorso pubblico richiede la giusta dose di studio, determinazione e costanza.

I concorsi pubblici prevedono spesso il superamento di due prove, una prova scritta e una prova orale.

Talvolta è previsto il superamento di una prova preselettiva (di solito domande a risposta multipla) che permette all’amministrazione di effettuare una prima scrematura dei candidati.

Di seguito, alcuni consigli per superare la prova scritta dei concorsi, quando è cioè richiesto di svolgere un elaborato (tema) su un determinato argomento.

Bisogna infatti avere ben presente che ogni fase del concorso prevede una diversa modalità di preparazione, proprio perché si vanno a sondare diverse abilità del candidato.

Prova scritta di un concorso pubblico: l’elaborato

Superare la prova scritta di un concorso pubblico richiede la giusta dose di studio, determinazione e costanza e una preparazione specifica relativa alla materia che si affronta.

A differenza della preparazione per il superamento dei quiz, (le domande con risposta multipla) la preparazione per la prova scritta richiede una preparazione analitica e delle capacità di scrittura adeguate.

Ci sono tre aspetti, infatti, da curare ai fini del superamento della prova scritta (quando è previsto, cioè, lo svolgimento di un elaborato):

  • La conoscenza della lingua italiana
  • La conoscenza della materia
  • La capacità di argomentare

Anche se si conosce la materia in modo approfondito, infatti, si può incorrere in errori di italiano che lasciano poche speranze al candidato quanto alla possibilità di ottenere una promozione.

Di seguito vedremo come si possono curare i vari aspetti della preparazione per la prova scritta.

La conoscenza della lingua italiana

La conoscenza della lingua italiana è il primo requisito fondamentale per scrivere un elaborato che possa raggiungere almeno la sufficienza.

Non si può superare un concorso se il tema risulta zeppo di errori di ortografia, se non si ha padronanza della sintassi, se si sbaglia la divisione in sillabe, se i verbi non sono coniugati nella forma corretta.

Anche il miglior elaborato (quanto ai contenuti) non potrà mai essere considerato sufficiente se sarà zeppo di errori di grammatica oppure scritto in maniera incomprensibile, poiché caratterizzato da periodi eccessivamente lunghi e poco scorrevoli.

Per migliorare la padronanza della lingua italiana, si possono seguire questi consigli:

  • leggere quanto più possibile. La lettura quotidiana è necessaria per apprendere la corretta modalità di scrittura e arricchire il proprio vocabolario. Bisogna cercare di leggere gli articoli di giornale dal contenuto più svariato: cronaca, economia, politica ecc… Bisogna inoltre leggere romanzi, racconti e qualsiasi cosa possa rappresentare un’occasione di crescita culturale;
  • ripassare le regole essenziali della grammatica italiana, svolgendo anche esercizi che permettono di verificare se le nozioni sono state apprese nel modo corretto;
  • scrivere spesso (e volentieri).

La conoscenza della materia

Importante per lo svolgimento dell’elaborato è la conoscenza della materia.

A tal proposito, è consigliabile studiare prima gli argomenti che si conoscono di meno per poi passare a quelli che si ricordano meglio.

Riuscire a coprire l’intero programma non è operazione impossibile se si riesce ad organizzarsi nel modo più efficace: calendario alla mano, è possibile stilare un programma efficace, in base alle proprie esigenze e in base alle tempistiche.

Bisogna, in primo luogo, disporre dei manuali giusti, ovvero dei manuali che si ritiene trattino i vari argomenti nel modo più confacente alle proprie modalità di studio.

Dopo la prima fase di studio, è importante ripetere gli argomenti e, se si dispone del tempo necessario, approfondire le tematiche per disporre di ulteriori conoscenze che possono rendere lo svolgimento dell’elaborato più efficace.

La capacità di argomentare

Non è sufficiente conoscere la lingua italiana e la materia di cui si parla se poi non si è capaci di trasmettere all’interlocutore che si conosce bene ciò di cui si parla.

I periodi devono possibilmente essere non troppo articolati, soprattutto se non si è abituati a scrivere e non si possiede un’eccellente padronanza della lingua scritta.

In questo caso, meglio affidarsi all’elaborazione di frasi semplici ed esprimere i concetti che si vogliono trasmettere in maniera efficace, evitando di girare intorno alla questione principale da trattare.

Nell’esposizione delle argomentazioni è importante rispettare un certo ordine logico e cercare sempre di costruire una argomentazione coerente: non capita raramente, infatti, di leggere elaborati che contengono delle vistose contraddizioni logiche.

Questo tipo di problema tenderà a infondere nel lettore la convinzione che chi scrive non abbia la padronanza dell’argomento e che quelle contraddizioni siano dovute a carenze nella preparazione o a dubbi non risolti.

Non è importante il modo in cui l’argomentazione viene realizzata.

Alcuni hanno la necessità di stilare uno schema prima di passare allo svolgimento dell’elaborato, altri preferiscono scrivere di getto l’intera trattazione.

L’importante è costruire un elaborato che abbia i seguenti requisiti:

  • che sia rispondente alla traccia;
  • che sia corretto da un punto di vista grammaticale;
  • che sia caratterizzato da argomentazioni coerenti ed espresse secondo un ordine logico;
  • che sia completo, ovvero che risponda a tutti i punti richiesti dalla traccia.

Per la migliore riuscita dell’elaborato, si consiglia di scrivere prima la brutta copia e poi la bella, organizzando al meglio i tempi di svolgimento di entrambe le versioni (brutta e bella copia).

Avvocato, laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, e sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici, e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". Sono mamma di due splendidi figli, Riccardo, che ha 17 anni e Angela, che ha 9 anni.
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