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28 Febbraio 2024
17:00

Elezioni europee, gli expat nell’Ue possono votare senza rientrare in Italia

Le elezioni europee si svolgeranno in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea nel periodo compreso tra giovedì 6 e domenica 9 giugno 2024, gli elettori italiani che si trovano temporaneamente in un Paese membro dell’Unione Europea per motivi di lavoro o di studio, nonché i familiari conviventi, possono votare per i membri spettanti all’Italia presso i seggi istituiti dagli Uffici consolari.

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Elezioni europee, gli expat nell’Ue possono votare senza rientrare in Italia
Dottoressa in Giurisprudenza
Elezioni europee, gli expat nell’Ue possono votare senza rientrare in Italia

In occasione delle elezioni europee che consentiranno di rinnovare il Parlamento europeo, anche gli italiani residenti nell’Unione Europea potranno esercitare il proprio diritto di voto.

Le elezioni europee si svolgeranno in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea nel periodo compreso tra giovedì 6 e domenica 9 giugno 2024, gli elettori italiani che si trovano temporaneamente in un Paese membro dell’Unione Europea per motivi di lavoro o di studio, nonché i familiari conviventi, possono votare per i membri spettanti all’Italia presso i seggi istituiti dagli Uffici consolari.

Gli europarlamentari eletti in totale saranno 720 e i seggi a disposizione dell’Italia saranno 76.

Gli italiani expat nell’Ue dovranno presentare la propria richiesta al Sindaco del Comune di iscrizione nelle liste elettorali entro il prossimo 21 marzo 2024.

Ecco tutto quello che c’è da sapere per poter votare le elezioni europee dall’estero.

Le elezioni europee per gli italiani all’estero

Le prossime elezioni del Parlamento europeo si terranno il 6-9 giugno 2024 e rappresenteranno un importante banco di prova per l’unica istituzione dell’Unione europea che viene eletta a suffragio universale da tutti i cittadini europei.

La Legge Costituzionale 17 gennaio 2000 n.1 ha introdotto l’art. 48, comma 3, della Costituzione italiana e che, a propria volta, ha sancito il diritto di voto per i cittadini italiani residenti all’estero.

La norma stabilisce anche una riserva di legge per individuare i requisiti necessari e le modalità per assicurare l’effettività del diritto.

A differenza di quanto previsto nel caso delle elezioni delle Camere nazionali e le votazioni per i referendum, ovvero la Legge 27 dicembre 2001, n. 459, nel caso dell’elezione degli europarlamentari non è previsto il voto per corrispondenza.

Come votare gli europarlamentari italiani se si risiede in una Paese Ue

Gli expat nell’Ue, ovvero gli italiani che si trovano temporaneamente in un Paese membro dell’Unione Europea per motivi di lavoro o di studio, nonché i familiari conviventi, possono votare per i membri spettanti all’Italia presso i seggi istituiti dagli Uffici consolari.

Per essere ammessi al voto occorre fare richiesta indicando:

  • i motivi specifici di studio o lavoro per cui il cittadino si trova nella circoscrizione consolare;
  • attestazione del datore di lavoro/dell’istituto od ente presso cui svolge la sua attività;
  • oppure da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000.

L’istanza deve essere indirizzata al Sindaco del Comune di iscrizione nelle liste elettorali e da presentare all’Ufficio consolare italiano competente che poi ne curerà l’inoltro.

Le richieste possono essere presentate entro il termine del 21 marzo 2024, compilando l'apposito modulo e secondo diverse modalità.

Per posta elettronica (all’indirizzo dedicato dall’Ambasciata/Consolato d’Italia nel Paese dell’Unione europea) allegando:

  • file scansionato della domanda firmata;
  • certificazione o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
  • fotocopia di un documento di identità del richiedente.

Per posta ordinaria all’indirizzo della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia di riferimento inviando gli stessi documenti visti precedentemente.

Infine, è possibile recarsi personalmente presso gli Uffici Consolari di competenza.

Il termine del 21 marzo 2024 è tassativo e inderogabile, per cui occorre ricordare che non fa fede il timbro postale per le domande trasmesse in cartaceo.

Oltre tale data, le domande non potranno essere accolte e gli elettori temporaneamente all’estero per motivi di lavoro o studio potranno esercitare il loro diritto di voto solo in Italia (art. 3, comma 6, DL 408/1994).

E’ possibile votare presso il seggio istituito in Italia?

L’elettore italiano residente all’estero in un Paese dell’UE e iscritto all’AIRE, o temporaneamente ivi domiciliato per motivi di studio o lavoro (che abbia presentato domanda di voto all’estero nei termini previsti), se rientra in Italia, può votare presso il proprio Comune di iscrizione elettorale.

In tal caso deve farne esplicita richiesta, entro il giorno precedente quello della votazione, al Sindaco del suddetto Comune.

Si ritiene opportuno rammentare che il doppio voto è vietato e penalmente sanzionato.

Chi vota per i rappresentanti spettanti all’Italia presso le sezioni elettorali istituite all’estero dagli uffici diplomatico-consolari non potrà farlo anche presso le sezioni elettorali in Italia, e viceversa.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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