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20 Maggio 2024
9:00

Quanto guadagnano gli addetti all’Ufficio del processo 2024: concorso, mansioni, stipendio

Lo stipendio di un addetto all'Ufficio per il processo è di circa 1.800,00 euro netti al mese. In vista delle prove scritte, vediamo di cosa si occupa un addetto all'ufficio per il processo e quanto guadagna.

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Quanto guadagnano gli addetti all’Ufficio del processo 2024: concorso, mansioni, stipendio
Avvocato
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Lo stipendio di un dipendente dell'Ufficio del processo (inquadrato in Area III, categoria F1, del CCNL comparto funzioni centrali) è di 23.299,78 euro lordi all'anno, che corrispondono a 1.941,64 euro lordi al mese, ovvero a circa 1.800,00 euro netti mensili. In più, è previsto il pagamento della tredicesima mensilità.

Molti si chiedono a quanto ammonta lo stipendio di un dipendente dell'Ufficio del processo, anche perché di recente è stato indetto un concorso pubblico RIPAM 2024 per addetto UPP, per titoli ed esami, su base distrettuale, per il reclutamento a tempo determinato (fino al 30 giugno 2026) di 3.946 unità di personale non dirigenziale dell’Area funzionari, con il profilo di Addetto all’Ufficio per il processo, da inquadrare tra il personale del Ministero della Giustizia. Al concorso possono partecipare anche i laureandi, che conseguono la laurea entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando di concorso. E' stato appena pubblicato l'avviso di convocazione alle prove scritte con l'indicazione degli argomenti oggetto della prova e delle date che sono il 5 e il 6 giugno 2024.

L'Addetto all'Ufficio per il processo è una figura innovativa, pensata per fornire supporto all'attività del magistrato, nell'ottica della velocizzazione dei processi e della complessiva riorganizzazione degli uffici giudiziari.

L'orario di lavoro è di 36 ore, articolate su 5 giorni settimanali.

Le assunzioni previste dal nuovo concorso saranno effettuate a tempo determinato, fino al 30 giugno 2026, ma il decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56 ha previsto la possibilità di stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato, a decorrere dal 1° luglio 2026, per coloro che hanno lavorato per almeno 24 mesi continuativi nella qualifica ricoperta e risultano in servizio alla data del 30 giugno 2026, previa selezione comparativa.

La stabilizzazione potrà dunque interessare coloro che hanno vinto il concorso precedente e coloro che vinceranno questo concorso, se assunti entro il 30 giugno 2024.

Si è dunque appena conclusa la prima fase del concorso, che prevedeva la valutazione dei titoli.

Vediamo, in dettaglio, quali sono le prove concorsuali, quali sono le mansioni di un addetto all'Ufficio per il processo e quanto guadagna un dipendente dell'Ufficio per il processo.

Cos'è l'ufficio per il processo

L'Ufficio per il processo è una struttura pensata per prestare supporto all'attività svolta dai magistrati e dai cancellieri per favorire lo svolgimento celere dei processi.

Tale istituto ha trovato una sua regolamentazione nel decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 151.

Alcune delle funzioni svolte dall'Ufficio per il processo sono le seguenti (artt. 5 e ss. d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 151):

  • attività preparatorie e di supporto alle funzioni del magistrato;
  • raccolta, catalogazione e archiviazione dei provvedimenti;
  • ricerche di giurisprudenza, di legislazione, di dottrina e redazione di relazioni.

Cosa fa un addetto all'Ufficio per il processo: le mansioni

Con la circolare 21 dicembre 2021 del Ministero della Giustizia è stato chiarito che gli addetti all’ufficio per il processo sono assunti “al fine di supportare le linee di progetto ricomprese nel PNRR e, in particolare, per favorire la piena operatività delle strutture organizzative denominate ufficio per il processo, costituite ai sensi dell’articolo 16-octies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e assicurare la celere definizione dei procedimenti giudiziari (articolo 11, comma 1, del decreto-legge n. 80 del 2021)".

Nello specifico, l'attività svolta dai dipendenti dell'Ufficio del processo riguarda, ad esempio (circolare 21 dicembre 2021 del Ministero della giustizia):

  • studio dei fascicoli ed eventuale predisposizione delle schede riassuntive;
  • supporto al giudice nella sua attività pratico/materiale (ad esempio, controllo notifiche, rispetto dei termini);
  • supporto per bozze di provvedimenti;
  • approfondimento giurisprudenziale e dottrinale;
  • supporto ai processi di digitalizzazione e innovazione organizzativa dell'ufficio;
  • raccordo con il personale delle cancellerie.

Come chiarito nella circolare 21 dicembre 2021 del Ministero della giustizia: "Queste mansioni costituiscono un novum nel panorama ordinamentale e sono pertanto ampiamente descritte. L’elencazione degli ambiti operativi dovrà in ogni caso essere letta in concreto nella cornice operativa di modalità di lavoro in team, in primo luogo con i magistrati, con un coinvolgimento attivo nell’organizzazione quotidiana del lavoro (preparazione dell’udienza e successiva attività “post udienza”, etc.), con un’ampia condivisione di riflessioni e spunti operativi sulla gestione del ruolo e sulle priorità di trattazione e sui conseguenti compiti esecutivi, con una particolare attenzione alla più fluida comunicazione sia con il personale amministrativo (anche tenendo conto dei differenti orari di lavoro e della non sempre contemporanea presenza in sede delle varie categorie di personale), sia con i componenti dell’ufficio del processo a cui si è assegnati o di altri uffici del processo del medesimo ufficio giudiziario (ad esempio, per fini di omogeneità e coordinamento operativo)".

Si tratta, in sostanza, di una figura del tutto innovativa, dotata di un'ampia varietà di funzioni.

Coloro che sono addetti all'Ufficio per il processo avranno l'occasione di apprendere una grande quantità di nozioni da spendere al meglio nel mondo del lavoro.

Lavoro agile per gli addetti UPP

Per gli addetti all'Ufficio del processo sarà possibile anche giovare della modalità agile nello svolgimento dell'attività lavorativa.

Nella circolare 21 dicembre 2021 del Ministero della giustizia viene infatti chiarito espressamente che: "La normativa primaria consente anche una più elastica modulazione degli orari del lavoro, così da armonizzare la presenza fisica in ufficio con le necessità di servizio (ad esempio, imponendo, uno o più giorni alla settimana, una presenza pomeridiana, così da permettere un confronto con i magistrati al termine delle udienze oppure, alla luce di quanto detto, anche per consentire lo svolgimento di udienze nel pomeriggio senza incidere sulle ordinarie risorse umane; in altri casi potrà essere viceversa privilegiato il lavoro da remoto per le attività che lo consentano, anche tramite soluzioni di co-working)".

Per permettere lo svolgimento del lavoro in modalità agile "la Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati fornirà all’ingresso in servizio a tutti gli addetti all’ufficio per il processo un notebook con relativo software, idoneo ad operare da remoto ogni qualvolta sia ritenuto opportuno dall’ufficio e comunque a poter svolgere la propria attività anche in sede senza occupare altre postazioni fisse. Al contempo, la Direzione generale delle risorse e delle tecnologie sta attivamente individuando ulteriori spazi, anche esterni ai locali dell’Amministrazione, per permettere comunque la presenza fisica dei nuovi assunti, nel pieno rispetto delle norme ordinarie ed eccezionali di sicurezza e igiene".

Lo stipendio di un addetto all'Ufficio per il processo

Secondo quanto stabilito dall'art. 11, comma 2 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 1131, "Per quanto attiene al trattamento economico fondamentale ed accessorio e ad ogni istituto contrattuale, in quanto applicabile, gli addetti all'ufficio per il processo sono equiparati ai profili dell'area III, posizione economica F1".

Lo stipendio di un dipendente dell'Ufficio del processo (Area III F1), dunque, è di 23.299,78 euro lordi all'anno, che corrispondono a 1.941,64 euro lordi al mese ovvero a circa 1.700,00 euro netti mensili. In più, è prevista la tredicesima.

La stabilizzazione per gli addetti all'Ufficio per il processo

Con decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56 è stata prevista la possibilità di stabilizzazione, all'art. 22, del personale assunto a tempo determinato a decorrere dal 1° luglio 2026, per coloro che hanno lavorato per almeno 24 mesi continuativi nella qualifica ricoperta e risultano in servizio alla data del 30 giugno 2026, previa selezione comparativa.

La stabilizzazione a tempo indeterminato per gli addetti all'Ufficio per il processo, dunque, potrebbe avvenire sia per coloro che sono stati assunti con il primo concorso che per coloro che si avviano a svolgere le prove di questo nuovo concorso appena indetto, se l'assunzione di questi ultimi avverrà entro il 30 giugno 2024.

Le prove concorsuali

Il concorso per gli addetti all'Ufficio per il processo prevede la valutazione dei titoli e una prova scritta.

In questi giorni si è conclusa la prima fase, ovvero quella della valutazione dei titoli, che ha aperto le porte alla fase "numero 2" ovvero quella della prova scritta.

La prova scritta, unica per tutti i codici di concorso, consiste in un test di 40 quesiti a risposta multipla da risolvere nell’arco di 60 minuti, con un punteggio massimo attribuibile di 30 punti.

La prova verrà superata se il candidato otterrà il punteggio minimo di 21/30.

Ecco le materie oggetto della prova scritta:

  • Diritto pubblico;
  • Ordinamento giudiziario;
  • Lingua inglese.

A ciascuna risposta verrà attribuito il seguente punteggio:

  • Risposta esatta: +0,75 punto;
  • Mancata risposta: 0 punti;
  • Risposta sbagliata: – 0,375 punti.

Gli argomenti oggetto delle prove scritte

Nell'avviso di convocazione alle prove scritte pubblicato sul sito del Ministero sono indicati gli argomenti che, nello specifico, saranno oggetto delle domande della prova scritta di diritto pubblico e ordinamento giudiziario del 5 e 6 giugno 2024:

-Diritto pubblico
▪ Costituzione;
▪ C.E.D.U. (artt. 6-7);
▪ Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (Capo VI);
▪ Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” (artt. da1 a 6 bis e da 22 a 28);
▪ Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” (artt. da 51 a 55 novies e da 63 a 64);
▪ Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

Ordinamento giudiziario
▪ Costituzione (artt. 101-113);
▪ Regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 “Ordinamento giudiziario”;
▪ LEGGE 24 marzo 1958, n. 195 e s.m.i. “Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della Magistratura”;
▪ Decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 240 “Individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari nonché decentramento su base regionale di talune competenze del Ministero della giustizia” (artt. 1, 2 e 3);
▪ Decreto legislativo 13 luglio 2017, n. 116 “Riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace” (Capo III).

Come prepararsi alla prova scritta

Per prepararsi alla prova scritta del concorso per 3.946 addetti all'Ufficio per il processo è necessario, prima di tutto, possedere una conoscenza, almeno di base, delle materie oggetto del concorso.

Per questo, è necessario ripetere almeno le nozioni principali di diritto pubblico, ordinamento giudiziario e lingua inglese.

Una volta terminata la ripetizione, è molto utile esercitarsi svolgendo tante simulazioni dei quiz.

Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato e ho svolto la professione di avvocato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". 
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