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2 Febbraio 2024
9:00

Naspi, per il 2024 l’importo mensile massimo non può superare i 1.550,42 euro

L'INPS ha aggiornato gli importi massimi dell’indennità di disoccupazione NASpI per il 2024 e che non può superare la somma di 1.550,42 euro. Secondo il decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo della NASpI 2024 è di 1.425,21 euro.

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Naspi, per il 2024 l’importo mensile massimo non può superare i 1.550,42 euro
Dottoressa in Giurisprudenza
Naspi: importo mensile massimo 2024

L’indennità mensile di disoccupazione NASpI deve prendere in riferimento per il calcolo la retribuzione di 1.425,21 euro per il 2024. Mentre, l’importo mensile massimo della NASpI non può eccedere i 1.550,42 euro.

A definire gli importi massimi dei principali ammortizzatori sociali, validi a partire dal 1° gennaio 2024, è la Circolare INPS, 29 gennaio 2024, n. 25.

La circolare ha aggiornato gli importi massimi e le retribuzioni di riferimento per il calcolo.

Anno Circolare
NASpI importo mensile massimo 2024 Circolare INPS, 29 gennaio 2024, n. 25
NASpI importo mensile massimo 2023 Circolare INPS, 3 febbraio 2023, n. 14
NASpI importo mensile massimo  2022 Circolare INPS, 16 febbraio 2022, n. 26

Vediamo chiaramente come sono cambiati gli importi negli anni, in relazione all'importo mensile massimo e alla retribuzione di riferimento per gli anni 2024, 2023 e 2022:

Anno Importo mensile massimo Retribuzione di riferimento
NASpI 2024 1.550,42 euro 1.425,21 euro
NASpI 2023 1.470,99 euro 1.352,19 euro
NASpI 2022 1.360,77 euro 1.250,87 euro

Cos’è e come funziona la NASpI

La Naspi è la Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego, ovvero l’indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato e corrisposta in caso di perdita involontaria del lavoro.

E’ una forma di sostegno al reddito istituita grazie al Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 22 e spetta:

  • ai lavoratori con un rapporto di lavoro subordinato e che si trovino in uno stato di disoccupazione involontaria;
  • ai lavoratori cui sia scaduto il contratto di lavoro a tempo determinato senza che sia rinnovato;
  • ai lavoratori che scelgono di dimettersi per giusta causa.

Il lavoratore in difficoltà ha diritto a ricevere la NASpI per un numero di settimane pari alla metà di quelle trascorse nel rapporto di lavoro antecedente e durante le quali siano stati versati i contributi previdenziali.

Vediamo adesso cosa è cambiato e qual è la modalità di rivalutazione dell’importo degli ultimi anni.

NASpI importo massimo 2024

Ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI è pari, secondo i criteri già indicati nella circolare n. 94 del 12 maggio 2015, a 1.425,21 euro per il 2024.

L’importo mensile massimo della NASpI 2024 non può superare i 1.550,42 euro e per cui non viene ad applicarsi la riduzione di cui all’articolo 26 della Legge 28 febbraio 1986, n. 41.

NASpI importo massimo 2023

La Circolare numero 14 del 3 febbraio 2023 aveva stabilito che la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI fosse pari a 1.352,19 euro per il 2023, così come descritto dell’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22.

Invece, l’importo mensile massimo dell’anno 2023 della NASpI non poteva in ogni caso superare la somma di 1.470,99 euro.

NASpI importo massimo 2022

L’INPS, con Circolare numero 26 del 16 febbraio 2022, fissava la la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI pari a 1.250,87 euro per il 2022.

A differenza dell’importo massimo mensile 2022, la cui indennità non poteva in alcun caso eccedere l’ammontare di 1.360,77 euro.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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