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30 Dicembre 2023
17:00

IT Wallet: cos’è, come funziona e quando arriverà il portafoglio digitale che conterrà Spid e Cie

IT Wallet, il portafoglio digitale 2024-2025, consentirà di accedere più rapidamente ai servizi digitali tramite l'App IO. Tutti i documenti e identità digitali saranno a portata di smartphone.

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IT Wallet: cos’è, come funziona e quando arriverà il portafoglio digitale che conterrà Spid e Cie
Dottoressa in Giurisprudenza
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Si chiama IT Wallet e sarà il nuovo portafoglio digitale atteso per la fine del 2024 grazie al quale l’App IO sperimenterà un’integrazione dei servizi di identità digitale, come Spid, Cie e Cns.

I documenti in formato digitale saranno a “portata di palmo” poichè raccolti all’interno del proprio smartphone, garantendo la protezione dei dati e della privacy degli utenti.

Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è e a cosa serve  IT Wallet

IT Wallet è lo strumento che consentirà ai cittadini italiani di poter raccogliere tutti i documenti in un unico posto accessibile dallo smartphone. Si tratterà a tutti gli effetti di un portafoglio digitale.

L’Italia va incontro verso un nuovo obiettivo di transizione digitale che possa aiutare la quotidianità dei cittadini: presto in arrivo IT Wallet, il raccoglitore di documenti e identità digitale accessibile dal proprio device.

La versione europea, ovvero Digital Wallet, è già stata annunciata lo scorso novembre in occasione del Convegno finale di presentazione dei risultati della Ricerca 2022 dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano e al quale aveva preso parte anche il Dipartimento per la trasformazione digitale.

Lo scopo è quello di assicurare ai cittadini un modo più rapido ed efficiente di conservare e gestire i propri documenti ufficiali e di identità in formato elettronico, attraverso l’introduzione di un portafoglio facilmente accessibile a tutti.

Pensiamo alla patente di guida, al passaporto, ma anche ai titoli di studio di cui i cittadini potranno sempre avere il pieno controllo e, se necessario, condividere per avere accesso alle prestazioni e servizi online.

IT Wallet sarà una funzionalità aggiuntiva e prevista all’interno dell’App IO, per cui non occorrerà fare il download di nessuna nuova applicazione sul proprio smartphone.

La sua introduzione non intende sostituire i sistemi di autenticazione e identificazione digitale, come la Carta d’Identità Elettronica (CIE), la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), ma semplicemente raccoglierli in un unico posto per renderli consultabili in pochi semplici scroll.

Quando arriva il portafoglio digitale nel 2024

L’uso sempre più frequente dello smartphone e la necessità di avere a portata di mano i propri documenti sono un dato di fatto. A ciò si aggiunga come, nel corso degli ultimi anni, anche i documenti di identità cartacei siano stati sostituiti da quelli in formato elettronico.

La direzione evolutiva digitale è lampante e anche il numero di utenti che preferiscono la digitalizzazione dei servizi sono in costante aumento.

Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica, nei giorni scorsi ha aggiornato la Camera dei progressi di IT Wallet e di come la sua introduzione sarà in grado di stagliarsi all’interno del panorama digitale sia italiano che europeo.

La data ufficiale entro la quale sarà reso operativo il portafoglio digitale non è ancora stata annunciata ma, in ogni caso, la sua sperimentazione partirà nei primi mesi del nuovo anno 2024.

Dopo la prima fase di download della “versione beta” (in gergo, la versione non definitiva che viene rilasciata a un numero iniziale di utenti che possano testarla prima dell’ufficialità), la componente aggiuntiva dell’App IO dovrebbe essere usufruibile entro il prossimo 2025.

Vediamo quali documenti potranno essere conservati nel portafoglio digitale IT Wallet.

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Quali documenti conterrà IT Wallet

Nella prima fase di lancio, in arrivo entro il prossimo anno,  IT Wallet consentirà di raccogliere alcuni tra i più utilizzati documenti elettronici.

Ecco la lista dei documenti che conterrà IT Wallet:

  • Tessera sanitaria;
  • Patente di Guida;
  • Carta Europea della Disabilità;
  • Prescrizioni mediche;
  • Titoli di Studio.

E’ ovvio che nel corso del tempo il novero dei documenti in formato digitale di cui sarà possibile effettuare lo storage verrà ampliato, assicurando così una user experience affidabile e sicura.

Tra i documenti disponibili su IT Wallet sarà anche possibile consultare le scadenze fiscali provenienti dall'Agenzia delle Entrate.

Spid e Cie saranno davvero sostituiti?

No, Carta d’Identità Elettronica (CIE), la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) non verranno sostituiti dall’introduzione del portafoglio digitale IT Wallet.

L’obiettivo è soltanto quello di poter creare uno spazio sul proprio smartphone che possa contenere tutti i documenti, rendendo la consultazione semplice e in pochi click.

Come si accederà IT Wallet: l’app IO

Secondo le indicazioni rilasciate, accedere a IT Wallet sarà semplice.

Occorrerà semplicemente aprire l’App IO – oppure scaricarla dallo store dello smartphone – e al suo interno l’utente troverà la componente aggiuntiva dedicata al raccoglitore digitale di documenti.

IT Wallet è obbligatorio?

No, IT Wallet non intende essere un sistema obbligatorio di raccolta dei propri documenti di identità e autenticazione digitale.

Tuttavia, considerando l’evoluzione tecnologica quotidiana e l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 il download del portafoglio digitale da parte di 42,5 milioni di italiani, diventerà un sistema particolarmente utilizzato.

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Qual è obiettivo del nuovo portadocumenti digitale

Lo Stato italiano auspica l’introduzione di IT Wallet come di un supporto che potrà contenere tutti i documenti fondamentali del cittadino, garantendo la tutela della privacy e la protezione dei dati personali.

IT Wallet consentirà di facilitare, unificare e rendere più rapido la condivisione e l’accesso ai servizi digitali.

Tra le funzionalità previste in futuro ci saranno anche l'autorizzazione dei pagamenti, apertura del conto bancario, ma anche l’accesso ai servizi pubblici digitali.

Gli obiettivi potranno essere realizzati soltanto attraverso un lavoro d’intesa effettuato tra Governo e i fornitori privati (circa 12) che attualmente consentono funzionalità analoghe.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Intelligence istituzionale e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea. Nel corso degli anni ho preso parte a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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