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1 Marzo 2024
9:00

Come si calcola l’imposta sulle donazioni

L’imposta sulle donazioni si calcola sulla base di franchigie e aliquote, che dipendono dal valore del bene dato in donazione e dal rapporto che lega donante e donatario. Vediamo in dettaglio come si calcola l'imposta sulle donazioni.

Come si calcola l’imposta sulle donazioni
Avvocato
Come si calcola l'imposta sulle donazioni

L’imposta sulle donazioni si calcola sulla base di franchigie e aliquote, che dipendono dal valore del bene dato in donazione e dal rapporto che lega donante e donatario.

La norma di riferimento in materia è costituita dal decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, ovvero il Testo Unico sulle imposte relative alle successioni e alle donazioni (TUS).

Bisogna tuttavia chiarire, prima di tutto, cosa si intende per donazione.

Come stabilito dall’art. 769 del Codice civile, la donazione è un contratto con cui una parte arricchisce un’altra parte per mero spirito di liberalità.

La donazione deve essere fatta per atto pubblico, ovvero in presenza del notaio che redige l’atto.

Se non si rispetta tale formalità è del tutto nulla (art. 782 c.c.).

Il notaio ha il compito di registrare l’atto presso l’Ufficio delle Entrate entro 30 giorni e deve provvedere al versamento dell’imposta di donazione e dell’imposta di registro, che ha una misura fissa di 200 euro.

Importante precisare che per le donazioni di modico valore non è necessario l’atto pubblico.

La donazione può essere effettuata anche a favore di colui che è stato soltanto concepito (art. 784 c.c.).

Vediamo in dettaglio cos’è l’imposta di donazione e come si calcola.

Imposta di donazione: cos’è

L’imposta di donazione è quel tributo che è tenuto a pagare all’erario il soggetto che riceve una donazione.

Il versamento dell’imposta è effettuato dal notaio che redige l’atto e poi lo registra presso l’Ufficio delle Entrate competente.

L’imposta di donazione si calcola in base a franchigie e aliquote.

Se il valore del bene considerato non supera l’ammontare stabilito della franchigia, l’imposta di donazione non è dovuta.

Imposta di donazione: aliquote

Le aliquote che devono essere applicate alle imposte sulle donazioni vengono calcolate in base al rapporto intercorrente tra i soggetti interessati e al valore del bene dato in donazione.

Esiste un limite, la cosiddetta “franchigia”, entro cui l’imposta di donazione non deve essere pagata.

Ad esempio, se si fa una donazione al coniuge, fino al valore di un milione di Euro non è dovuta alcuna imposta.

Se si supera il valore di un milione di euro, allora bisogna pagare l’imposta del 4%.

Vediamo, di seguito, quali sono le aliquote e le franchigie:

  • 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, con franchigia di 1 milione di euro;
  • 6% per fratelli e sorelle, con franchigia di 100.000 euro;
  • 6% per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado senza alcuna franchigia;
  • 8% per le altre persone, cui non si applica alcuna franchigia.

Se si effettua la donazione di un bene immobile o di un diritto reale immobiliare bisogna anche pagare le seguenti imposte:

  • l’imposta ipotecaria, che corrisponde al 2% del valore dell’immobile;
  • l’imposta catastale,che corrisponde all’1% del valore dell’immobile.

Come si può ben vedere, dunque, il legislatore ha inteso agevolare le donazioni intercorrenti tra parenti, ponendo le franchigie sopra indicate.

Come si calcola l’imposta sulle donazioni: un esempio di calcolo

L’imposta sulle donazioni si calcola applicando l’aliquota prevista al valore del bene oggetto della donazione tenendo conto della franchigia da applicare.

Ad esempio, se si dona al proprio fratello una somma di 50.000 euro, non dovrà essere pagata alcuna imposta di donazione, poiché la franchigia è di 100.000 euro.

Se, invece, si decide di donare al proprio fratello una somma di 200.000 euro, bisognerà applicare l’aliquota sul valore eccedente la franchigia, ovvero, con riguardo al caso oggetto dell’esempio, bisognerà applicare l’aliquota del 6% sulla somma di 100.000 euro:

Il 6% di 100.000 euro= 6.000 euro.

Se si vuole donare al proprio fratello la somma di 200.000 euro, dovrà essere corrisposta un’imposta di donazione pari a 6.000 euro.

Come si calcola l’imposta di donazione sui beni immobili

L’imposta di donazione su bene immobile si calcola applicando l’aliquota alla base imponibile.

La base imponibile si calcola secondo quanto stabilito dall’art. 14 del d.lgs. 31 ottobre 1990, n. 346 (TUS):

La base imponibile, relativamente ai beni immobili compresi nell'attivo ereditario, è determinata assumendo:

a) per la piena proprietà, il valore venale in comune commercio alla data di apertura della successione;b) per la proprietà gravata da diritti reali di godimento, la differenza tra il valore della piena proprietà e quello del diritto da cui è gravata;c) per i diritti di usufrutto, uso e abitazione, il valore determinato a norma dell'art. 17 sulla base di annualità pari all'importo ottenuto moltiplicando il valore della piena proprietà per il saggio legale d'interesse;d) per il diritto dell'enfiteuta, il ventuplo del canone annuo ovvero, se maggiore, la differenza tra il valore della piena proprietà e la somma dovuta per l'affrancazione; per il diritto del concedente la somma dovuta per l'affrancazione”.

Per calcolare l’imposta di donazione su un bene immobile, dunque, si applica l’aliquota al valore venale del bene immobile stesso.

Esenzioni imposta di registro: le ipotesi

Le donazioni che hanno a oggetto beni che non superano il valore della franchigia sono esenti dall’imposta di registro.

Inoltre, non deve essere pagata l’imposta di registro per i trasferimenti non tassabili.

Non sono tassabili, ad esempio, i trasferimenti a favore dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni.

Donazione ai figli

Se si dona a un figlio, non bisogna pagare l’imposta di donazione fino alla somma di 1 milione di euro.

Per la cifra che supera tale franchigia, va applicata un’aliquota del 4% sul valore del bene oggetto della donazione.

Non si paga l’imposta di donazione, inoltre, per le donazioni di modico valore.

Le donazioni che non sono tassabili

Secondo quanto stabilito dall’art. 3 comma 1 del TUS non sono tassabili una serie di donazioni, ad esempio:

  • i trasferimenti a favore dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni;
  • i trasferimenti a favore di enti pubblici e di fondazioni o associazioni legalmente riconosciute, che hanno come scopo esclusivo l'assistenza, lo studio, la ricerca scientifica, l'educazione, l'istruzione o altre finalità di pubblica utilità;
  • i trasferimenti effettuati da organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS).
Avvocato, laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, e sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici, e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". Sono mamma di due splendidi figli, Riccardo, che ha 17 anni e Angela, che ha 9 anni.
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