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2 Maggio 2024
9:00

Quanto guadagna un dirigente scolastico: stipendio e struttura della retribuzione

Lo stipendio tabellare annuo lordo dei dirigenti scolastici e Afam corrisponde a 45.260,73 euro comprensivi della tredicesima ovvero a 3.481,59 euro lordi al mese, come stabilito dal CCNL area istruzione e ricerca. Vediamo quanto guadagna un dirigente scolastico.

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Quanto guadagna un dirigente scolastico: stipendio e struttura della retribuzione
Avvocato
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Lo stipendio tabellare annuo lordo dei dirigenti scolastici e Afam corrisponde a 45.260,73 euro, comprensivi della tredicesima, ovvero a 3.481,59 euro lordi al mese, come stabilito dal CCNL area istruzione e ricerca.

A questa cifra si aggiungono ulteriori compensi, come la retribuzione di risultato e la retribuzione di posizione, che è composta da una parte fissa e una parte variabile, stabilita dal Contratto integrativo regionale.

Per questo motivo, lo stipendio di un dirigente scolastico cambia da regione e regione e può variare da un minimo di circa 70.000 euro lordi all'anno fino a giungere a cifre più consistenti, che si aggirano intorno agli 80.000 euro lordi all'anno.

A queste cifre vanno poi aggiunti i compensi derivanti dagli incarichi aggiuntivi.

Vediamo, dunque, in dettaglio, quanto guadagna un dirigente scolastico, come è strutturata la retribuzione e quali sono le sue funzioni.

Le funzioni del dirigente scolastico

Le funzioni del dirigente scolastico sono definite dall’articolo 25 del decreto legislativo n. 165 del 2001.

Viene, in particolare, stabilito che i dirigenti scolastici rispondono in ordine ai risultati, "che sono valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e sulla base delle verifiche effettuate da un nucleo di valutazione istituito presso l'amministrazione scolastica regionale, presieduto da un dirigente e composto da esperti anche non appartenenti all'amministrazione stessa".

Il dirigente scolastico ha il compito di assicurare la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio.

Il dirigente scolastico ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane ed è tenuto a organizzare l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia.

Egli è dunque tenuto a promuovere "gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni".

Come si può ben vedere, i compito del dirigente scolastico sono variegati e alquanto complessi e richiedono un elevato livello di specializzazione.

Come si diventa dirigente scolastico

Per diventare dirigente scolastico bisogna superare un corso-concorso pubblico che viene bandito dal Miur.

Possono partecipare alla selezione i docenti assunti con contratto a tempo indeterminato che siano, cioè, di ruolo, e che siano in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • diploma di laurea magistrale;
  • diploma di laurea specialistica;
  • diploma di laurea conseguito in base al previgente ordinamento;
  • diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
  • diploma accademico di vecchio ordinamento e diploma di istituto secondario superiore e che abbiano effettuato un servizio di almeno cinque anni.

Struttura della retribuzione dei dirigenti scolastici

Come previsto dal CCNL dell’Area V la retribuzione dei dirigenti è composta da tre voci:

  • Lo stipendio tabellare: è la retribuzione di base, che spetta a tutti i dirigenti scolastici e che varia a seguito di rinnovi contrattuali, poiché per i dirigenti scolastici non vi sono variazioni stipendiali in base all'anzianità di servizio.
  • La retribuzione di posizione: è composta da una parte fissa e da una parte variabile. La parte fissa non può essere inferiore al minimo stabilito dal contratto nazionale. La parte variabile è fissata dal Contratto Integrativo Regionale e per questo motivo varia da regione a regione. Il valore della retribuzione di posizione parte fissa dei dirigenti scolastici e Afam, corrisponde a Euro 12.565,11. Il valore della retribuzione di posizione parte variabile muta in funzione della Fascia di complessità a cui appartiene l'istituzione scolastica: Fascia A 21.600,00 euro; Fascia B 17.600,00 euro, Fascia C 13.600,00 euro.
  • La retribuzione di risultato: viene corrisposta per 13 mensilità ed è stabilita dal Contratto integrativo regionale, per questo motivo varia da regione a regione. La retribuzione di risultato è commisurata al rapporto tra i livelli di retribuzione di posizione relativa all'istituzione scolastica di cui all'incarico principale (art. 7 CCNL integrativo 2023/2024).

Vi sono, poi:

  • La retribuzione individuale di anzianità (RIA): spetta solo ai dirigenti scolastici che provengono dal ruolo dei presidi incaricati.
  • L'indennità di reggenza: nell'ipotesi di affidamento di reggenza in sostituzione di un dirigente scolastico, per un periodo superiore ai 30 giorni, al dirigente scolastico reggente viene corrisposta una integrazione della retribuzione di risultato pari all'80% della retribuzione di posizione di parte variabile dell'istituzione scolastica oggetto di reggenza (art. 3 CCNL integrativo 2023/2024)

Trattamento economico per incarichi aggiuntivi

Il Dirigente scolastico può inoltre essere retribuito per incarichi aggiuntivi.

Sono incarichi aggiuntivi non obbligatori e devono essere preventivamente autorizzati dall'Ufficio scolastico regionale, ad esempio:

  • incarichi assunti a seguito di deliberazioni degli organismi scolastici per realizzare iniziative con finanziamenti esterni. Il dirigente scolastico, per tali tipologie di incarichi, è retribuito in misura pari all'80% delle somme, mentre il 20% va al Fondo regionale;
  • incarichi conferiti in ragione del proprio ufficio da parte dell'amministrazione (ad esempio, direzione di corsi di aggiornamento). Questi compensi vanno al dirigente scolastico nella misura del 30%, mentre il restante 70% va al Fondo regionale;
  • incarichi conferiti da terzi al Dirigente scolastico in ragione della sua particolare specializzazione. Il compenso, in questa ipotesi, va integralmente al Dirigente scolastico.

Sono incarichi aggiuntivi obbligatori e dunque non necessitano di preventiva autorizzazione, i seguenti (art. 19, comma 1, CCNL 11/04/2006):

  • presidenza di commissioni di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e presidenza di commissione di esame di licenza media;
  • reggenza di altra istituzione scolastica, oltre quella affidata con incarico dirigenziale;
  • presidenza di commissioni o sottocommissioni di concorso a cattedre;
  • funzione di Commissario governativo;
  • componente del nucleo di valutazione delle Istituzioni scolastiche;
  • incarichi derivanti da accordi interistituzionali;
  • ogni altro incarico previsto come obbligatorio dalla normativa vigente.

I compensi relativi a tali incarichi sono integralmente e direttamente percepiti dal dirigente.

Sono inoltre incarichi che non necessitano di preventiva autorizzazione, quelli contemplati dall'art. 53, comma 6, del d.lgs. n. 165/2001:

  • collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili;
  • utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali;
  • partecipazione a convegni e seminari;
  • incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate;
  • incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo;
  • incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita.
  • attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione nonché di docenza e di ricerca scientifica.

I compensi relativi a tali incarichi sono integralmente e direttamente percepiti dal dirigente.

Avvocato, laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, e sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici, e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". Sono mamma di due splendidi figli, Riccardo, che ha 17 anni e Angela, che ha 9 anni.
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