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4 Gennaio 2024
11:00

Indennità di contingenza in busta paga: cos’è, perché è obbligatoria e tassata

L'indennità di contingenza è voce retributiva di importo fisso, prevista dai contratti collettivi, che non aumenta con l'aumentare della tabelle retributive. La contingenza è obbligatoria, è tassata, esiste ancora ed ha lo scopo di adeguare la retribuzione al costo della vita. Vediamo cosa è, come funziona, l'incidenza della contingenza in busta paga sul calcolo dello stipendio mensile lordo e netto del lavoratore.

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Indennità di contingenza in busta paga: cos’è, perché è obbligatoria e tassata
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
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Nella busta paga di un lavoratore ci sono una serie di voci fisse della retribuzione, indicate nella parte alta del cedolino, che spettano ogni mese in maniera continuativa e che sono determinanti per il calcolo dello stipendio spettante. Tra queste voci in molti settori c'è l'indennità di contingenza ed è utile ai fini del computo della paga oraria, dello stipendio giornaliero, settimanale e mensile lordo e netto in busta paga mensile.

L'indennità di contingenza spesso cammina a braccetto con la paga base o il minimo stipendiale, in alcuni casi fa parte della paga base o salario conglobato.

L'indennità di contingenza incide sul calcolo della tredicesima mensilità, della quattordicesima, ma anche sulla paga oraria con maggiorazioni per lavoro notturno, straordinario e festivo, domenicale, compensativo.

Molti lavoratori hanno bisogno di sapere cosa è l'indennità di contingenza in busta paga, perché è obbligatoria, perché è prevista la paga base + contingenza + EDR nel cedolino, se è tassata e come funziona in termini di calcolo in busta paga.

Cosa è l'Indennità di contingenza, la sua storia e perché è obbligatoria ed esiste ancora

La prima cosa da chiarire è cosa significa indennità di contingenza e cosa è.

L'indennità di contingenza è una voce retributiva storica prevista dai contratti collettivi.

In alcuni casi l'indennità di contingenza è prevista dal contratto collettivo ed è ormai una voce fissa negli anni che non aumenta con l'aumentare della tabelle retributive.

L'indennità di contingenza è una voce obbligatoria, se prevista dal CCNL.

L'indennità di contingenza è una voce che esiste ancora, ed è risalente a diversi anni fa che aveva lo scopo di adeguare, quindi di aumentare la retribuzione in riferimento al costo della vita, quindi tutelare il potere di acquisto in termini reali del lavoratore, ed il suo importo veniva aggiornato ogni tre mesi. Questo fino a 1991.

Da allora, esattamente da 1 novembre 1991, l’indennità di contingenza o scala mobile, è stata congelata ossia viene riconosciuta ai lavoratori ma l’importo è fisso da tanti anni, non viene più incrementato.

Questo congelamento dell'importo dell'indennità di contingenza nei contratti collettivi, senza che fosse decretata la sua eliminazione dalle voci retributive spettanti, è frutto di un accordo tra Governo e parti sociali (sindacati).

Come si calcola e come funziona l'indennità di contingenza in busta paga

Molti contratti collettivi prevedono l’indennità di contingenza indicata nella parte alta della busta paga accanto alla paga base, ma alcuni CCNL, come l’industria metalmeccanica, hanno invece conglobato l’indennità di contingenza, divenuta ormai un importo fisso, nella paga base. Come abbiamo già visto, si tratta a quel punto della paga base conglobata.

L'indennità di contingenza si calcola semplicemente aggiungendo l'importo fisso mensile stabilito dal contratto collettivo alle altre voci fisse e continuative della retribuzione, poste a base di calcolo dello stipendio del lavoratore.

L'indennità di contingenza, se prevista dal contratto collettivo quale voce ad esempio di paga base + indennità di contingenza + EDR, è esposta in busta paga nella parte alta del cedolino paga.

Per gli impiegati l'indennità di contingenza è espressa in valore mensile, ossia viene indicato nel cedolino paga l'esatto importo mensile dell'indennità di contingenza stabilita dal contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro.

Per gli operai, sia la paga base che l'indennità di contingenza, possono essere espressi in valore orario. Si tratta a quel punto dell'indennità di contingenza stabilita dal CCNL ma diviso il divisore orario stabilito dal CCNL stesso.

Calcolando la paga base per il divisore orario, si ottiene la paga base oraria. Analogamente, calcolando l'indennità di contingenza materialmente dividendola per il divisore orario, si ottiene l'importo orario dell'indennità di contingenza.

Indennità di contingenza + EDR, paga base e terzo elemento: come funzionano

Abbiamo già detto che in molti contratti collettivi, nelle tabelle retributive, viene espresso una paga base conglobata, ossia la sommatoria dell'ex paga base + la contingenza.

In moltissimi contratti collettivi, invece, l'indennità di contingenza è una colonna a parte delle tabelle retributive e si somma alla paga base. Ed è indicata esplicitamente nel cedolino paga.

Il rapporto tra indennità di contingenza, paga base, l'elemento distinto della retribuzione (E.D.R.) ed il terzo elemento, è un rapporto stretto, nel senso che tutte queste voci formano la retribuzione spettante al lavoratore, la retribuzione fissa e continuativa spettante per legge, perché trattasi di voci retributive previste dal contratto collettivo e che quindi rispondo alle esigenze dell'art. 36 della Costituzione che stabilisce che "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa".

Che differenza c'è tra la paga base e l'indennità di contingenza?

La paga base è lo stipendio minimo tabelle spettante al lavoratore, la retribuzione minima o una delle voci del salario minimo spettante al lavoratore.

L'indennità di contingenza è un elemento retributivo aggiunto alla paga base, che come detto, aveva ed ha, perché ancora esistente e riconosciuta ai lavoratori, scopo di adeguare la retribuzione al costo della vita.

La principale differenza tra paga base e indennità di contingenza è che la paga base viene adeguata in sede di rinnovo delle tabelle retributive, l'indennità di contingenza è un importo fisso che non viene mai modificato, anche se riconosciuto al lavoratore.

Quindi negli anni, l'incidenza dell'indennità di contingenze nello stipendio del lavoratore scende, per effetto dell'aumento della paga base.

Anche l'indennità di contingenza, quindi, fa parte della retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del lavoro del lavoratore, infatti l'importo dell'indennità di contingenza cambia in base al livello di inquadramento del lavoratore, anche se è un importo fisso da tanti anni.

E quindi il contratto collettivo stabilisce quanto è l'importo dell'indennità di contingenza, in base al livello di inquadramento e definendo quindi l'importo dell'indennità di contingenza spettante ex art. 36 cost.

Chi ha diritto all'indennità di contingenza?

Non tutti i lavoratori dipendenti in Italia hanno diritto all'indennità di contingenza.

L'indennità di contingenza è una voce retributive che si unisce alla paga base, all'elemento distinto della retribuzione, solo ed esclusivamente se l'indennità di contingenza è prevista o è ancora prevista dal contratto collettivo.

Molti lavoratori potrebbero pensare di essere sfortunati perché non hanno diritto ad una indennità di contingenza, ma poi se si va a risalire all'archivio storico del proprio contratto collettivo, si può scoprire che l'importo fisso dell'indennità di contingenza è stato inglobato nella paga o salario minimo stipendiale.

Quindi, non è detto che i lavoratori che non vedono l'indennità di contingenza in busta paga, non abbia già avuto il riconoscimento dell'indennità di contingenza direttamente in aumento della paga base conglobata.

In ogni caso, ha diritto all'indennità di contingenza chi lavora nei settori in cui è prevista.

Indennità di contingenza è tassata, è lorda ed incide sul calcolo dello stipendio netto del lavoratore

La prima cosa da chiarire è che l'indennità di contingenza, così come la paga base, l'elemento distinto della retribuzione (EDR), l'eventuale superminimo, gli scatti di anzianità e tutti gli elementi fissi e continuativi della retribuzione, forma la retribuzione lorda oraria, giornaliera, settimanale e mensile del lavoratore.

Quindi l'indennità di contingenza è lorda e non è netta.

L'indennità di contingenza quindi è assoggettata a contribuzione previdenziale e tassazione Irpef.

Per capire quanto è il netto in tasca dell'indennità di contingenza bisogna considerare che formando lo stipendio lordo, sull'indennità di contingenza vanno calcolati:

  • i contributi previdenziali (nella misura mensile del 9,19% a carico del lavoratore),
  • l'esonero contributivo spettante al lavoratore sui contributi a carico del lavoratore (sconto contributivo nella misura del 6 o 7%),
  • la tassazione Irpef lorda (Aliquote Irpef del 23%, 35%, 43% ecc.),
  • la detrazione per lavoro dipendente,
  • l'eventuale trattamento integrativo (ex bonus Renzi),
  • ed infine, sottraendo i contributi previdenziali, accreditando l'esonero contributivo, sottraendo l'imposta lorda, accreditando la detrazione per lavoro dipendente, lo stipendio netto in tasca.

Ecco il percorso per capire come calcolare il netto dall'indennità di contingenza.

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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