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25 Marzo 2024
17:00

Cure termali detraibili nel 730/2024

Le cure termali rientrano tra le spese sanitarie detraibili nella misura del 19% e relativamente all’ammontare che eccede complessivamente la cifra di 129,11 euro. Per ottenere la detrazione, tuttavia, occorre la previa prescrizione medica e lo svolgimento del trattamento presso un centri termale, ovvero da strutture pubbliche o private accreditate al SSN. Vediamo nel dettaglio.

Cure termali detraibili nel 730/2024
Dottoressa in Giurisprudenza
Cure termali detraibili nel 730

Le cure termali rientrano tra quelle spese sanitarie detraibili nella misura del 19% e relativamente all’ammontare che eccede complessivamente la cifra di 129,11 euro.

Per ottenere la detrazione, tuttavia, occorre la previa prescrizione medica e lo svolgimento del trattamento presso un centri termale, ovvero da strutture pubbliche o private accreditate al SSN.

Si tratta quindi di una spesa sanitaria detraibile nella misura del 19% presentando il modello 730 oppure il modello Redditi Persone Fisiche.

Spieghiamo in maniera chiara e dettagliata tutto quello che occorre sapere per poter detrarre, nel 730 o nel modello Redditi Persone Fisiche, le spese delle cure termali.

Come funziona la detrazione cure termali nel 730

Il regime delle detrazioni per oneri è descritto all’interno del Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR), ovvero all’art. 15, comma 1, lett. c).

La norma provvede a indicare la detrazione del 19% nel caso delle spese mediche e sanitarie sostenute.

Dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 19 per cento dei seguenti oneri sostenuti dal contribuente, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo:

[…]

c) le spese sanitarie, per la parte che eccede lire 250 mila (cioè 129,11 euro)

Dette spese sono costituite esclusivamente dalle spese mediche e di assistenza specifica, diverse da quelle indicate nell'articolo 10, comma 1, lettera b), e dalle spese chirurgiche, per prestazioni specialistiche e per protesi dentarie e sanitarie in genere, nonche' dalle spese sostenute per l'acquisto di alimenti a fini medici speciali, inseriti nella sezione A1 del Registro nazionale di cui all'articolo 7 del decreto del Ministro della sanita' 8 giugno 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 154 del 5 luglio 2001, con l'esclusione di quelli destinati ai lattanti.

Ai fini della detrazione la spesa sanitaria relativa all'acquisto di medicinali deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualita' e quantita' dei beni e l'indicazione del codice fiscale del destinatario”.

Perchè possano essere detraibili, tuttavia, è bene tenere presente che si tratta di un trattamento prescritto da un medico e che venga svolto presso strutture termali (pubbliche o private) accreditate.

Cure termali detraibili nel 730
Giardini Termali Poseidon, Ischia, Italia

Cure termali: quali patologie possono essere trattate?

E’ possibile ottenere la detrazione delle spese sostenute per sottoporsi alle cure termali relativamente alla diagnosi e al trattamento di alcune patologie.

Le cure termali sono spesso consigliate e prescritte nel caso di patologie specifiche, data l’incidenza benefica sulle diverse funzioni biologiche dell’organismo umano.

Ecco la lista di tutte le patologie per le quali è possibile fare le cure termali:

  • dispepsia di origine gastroenterica e biliare;
  • disfunzioni gastrointestinali;
  • disturbo non specificato delle vie biliari;
  • disturbi non specificati dell’intestino;
  • epatopatia cronica non specificata senza menzione di alcool;
  • calcolosi renale;
  • artrosi generalizzata;
  • artrosi localizzata;
  • reumatismo recidivante;
  • artralgia localizzata;
  • spondilosi;
  • poliartropatia o poliartrite;
  • fibromialgia e reumatismi extrarticolari;
  • dermatite seborroica;
  • dermatite atopica e affezioni correlate;
  • acne;
  • psoriasi;
  • artropatia psoriasica;
  • rinite cronica;
  • rinite allergica;
  • ipertrofia dei turbinati nasali;
  • polipi della cavità nasale;
  • sinusite cronica;
  • malattie croniche delle tonsille e delle adenoidi;
  • tonsillite cronica;
  • adenoidite cronica;
  • ipertrofia delle tonsille e delle adenoidi;
  • faringite cronica;
  • rinofaringite cronica;
  • laringotracheite cronica.

A chi spetta la detrazione IRPEF per cure termali

Possono detrarre le spese per le cure termali tutti i soggetti passivi IRPEF, cioè tutte le persone fisiche che effettuano questo trattamento e che compilano la dichiarazione dei redditi.

Sul punto è intervenuta anche la Circolare 14/E del 2023 dell’Agenzia delle Entrate elencando a titolo esemplificativo le spese, gli esami e le terapie specialistiche che possono essere detratte, ricomprendendo tra queste anche le cure termalioltre che, naturalmente, le eventuali spese mediche ad essa finalizzate, quali le spese sostenute per visite mediche, analisi, indagini radioscopiche, ecc. Ai fini della detrazione non rileva la circostanza che le spese non siano esenti da IVA”.

La detrazione per la spesa sanitaria spetta sia nel caso in cui la spesa sia a carico direttamente di chi l’abbia sostenuta e nel limite dell’imposta lorda annua, sia nell’interesse di un familiare a carico.

Può ritenersi familiare a carico quello per il quale il reddito complessivo sia uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Nel caso di figli sotto i 24 anni, questi sono ritenuti a carico se il loro reddito è uguale o inferiore ai 4.000 euro.

Quanto spetta

Ai fini della detrazione della spesa sanitaria per il trattamento a base di cure termali è bene ricordare che questa concorre a determinare il totale delle spese sostenute che potranno essere indicate nel modello IRPEF.

La detrazione IRPEF per le spese cure termali è pari al 19% e per la franchigia di 129,11 euro.

Occorre quindi fare la differenza tra il totale della spesa e la somma pari a 129,11 euro, per poi calcolare la detrazione IRPEF del 19%.

Sono escluse le spese di viaggio e soggiorno per raggiungere il centro termale.

Come ottenere la detrazione e che documenti occorrono

Vediamo ora quali documenti conservare per indicare nel modello IRPEF la spesa per il trattamento delle patologie interessate dalle cure termali.

Innanzitutto, per ottenere la detrazione IRPEF, è fondamentale indicare le voci di spesa nella dichiarazione dei redditi con riferimento all’anno in cui sono state svolte.

La spesa deve essere comprovata dalla documentazione che va conservata fino al 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, questo perchè l’Agenzia delle Entrate potrebbe compiere degli accertamenti.

I documenti da conservare sono:

  • le fatture;
  • le ricevute fiscali;
  • gli scontri parlanti, ovvero quelli che riportano il codice fiscale della persona;
  • la ricetta medica;
  • la prescrizione medica.

In sede di compilazione del modello IRPEF, va quindi presentata la ricevuta fiscale oppure la fattura del centro termale accreditato e la ricetta medica con prescrizione.

Come di dichiara nel 730/2024

Per ottenere la detrazione occorre indicare nel modello 730/2024, unitamente a tutto il resto delle spese sanitarie detraibili, la spesa delle cure termali sostenute nell’anno 2023 e compilando il rigo E1 – Spese sanitarie.

E’ opportuno ricordare che il contribuente può programmare il trattamento con cure termali, in modo da tener conto della possibilità di indicare la detrazione del 730/2025 qualora la spesa venisse sostenuta nel 2024.

Come si dichiara nel modello Redditi PF 2024

Così come per il modello 730, le spese sostenute per la cure termale possono essere indicate e presentate nel modello Redditi Persone Fisiche (Redditi PF).

Si tratta del modello che consente la dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi o quanti siano titolari di Partita IVA.

La spesa detraibile concernenti le cure termali nel modello Redditi PF va indicata compilando la rigo RP1 – Spese sanitarie nel quadro E > Oneri e Spese, sezione I – Spese per le quali spetta la detrazione d'imposta del 19%, 26%, 30%, 35% o 90% del modello Redditi Persone Fisiche 2024.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Intelligence istituzionale e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea. Nel corso degli anni ho preso parte a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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