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9 Maggio 2024
13:00

Come dare le dimissioni on line: procedura tramite SPID, revoca, preavviso

Può capitare di voler lasciare il proprio posto di lavoro per svariati motivi: perché un altro datore di lavoro ci ha offerto delle condizioni lavorative migliori, perché abbiamo deciso di svolgere una professione libera, perché vogliamo dedicarci solo a noi stessi e smettere di lavorare. Qualunque sia il motivo, possiamo farlo: dare le dimissioni è possibile, ed è anche molto semplice, poiché le dimissioni devono essere date on line. Vediamo come fare.

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Come dare le dimissioni on line: procedura tramite SPID, revoca, preavviso
Avvocato
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Può capitare di voler lasciare il proprio posto di lavoro per svariati motivi: perché un altro datore di lavoro ci ha offerto delle condizioni lavorative migliori, perché abbiamo deciso di svolgere una professione libera, perché vogliamo dedicarci solo a noi stessi e smettere di lavorare.

Qualunque sia il motivo, possiamo farlo: dare le dimissioni è possibile, ed è anche molto semplice, poiché le dimissioni devono essere date on line.

Per dare le dimissioni on line basta accedere al sito www.cliclavoro.gov.it e all'area personale tramite SPID o CIE.

Dopo aver compilato con attenzione i dati richiesti, con un semplice clic, si può dire addio alla vecchia vita e cominciarne una nuova.

Vediamo, di seguito, come si danno le dimissioni on line.

Come dare le dimissioni on line

Per dare le dimissioni on line bisogna accedere alla propria area personale sul sito del Ministero del lavoro tramite SPID o CIE.

Nella propria area personale, saranno presenti i dati relativi al rapporto di lavoro da cui si intende recedere, ma per i rapporti di lavoro cominciati prima del 2008, sarà necessario inserire una serie di dati come l'inizio del rapporto di lavoro e l'indirizzo email del datore di lavoro.

Quando si inseriscono le dimissioni on line, è necessario indicare il momento da cui le dimissioni iniziano a decorrere.

Le dimissioni possono essere revocate entro 7 giorni dall'invio.

L'APP IO invierà una notifica subito dopo l'inserimento delle dimissioni, in caso di revoca e nel momento in cui scade il termine per revocare le dimissioni date.

Il modulo relativo alle dimissioni viene inoltrato automaticamente sulla casella di posta elettronica certificata del datore di lavoro.

Posso rivolgermi a un patronato per dare le dimissioni?

Sì, nonostante la procedura sia particolarmente semplice, è comunque possibile rivolgersi a un intermediario per dare le dimissioni.

Ci si può rivolgere, ad esempio, a un patronato oppure a un consulente del lavoro o a un sindacato.

Chi non deve dare le dimissioni on line

Non devono dare le dimissioni on line i dipendenti della pubblica amministrazione e i lavoratori domestici.

Decorrenza delle dimissioni

La decorrenza delle dimissioni dipende dal proprio contratto collettivo.

In alcuni contratti collettivi la decorrenza delle dimissioni è fissata al giorno 1 o al giorno 16.

Se, ad esempio, il lavoratore dà le dimissioni il giorno 12 del mese, la decorrenza verrà calcolata a partire dal giorno 16 del mese stesso.

Se il lavoratore gode di giorni di ferie o di malattia durante il periodo di preavviso, questi non vengono calcolati ai fini del preavviso stesso.

Il conteggio dei giorni utili riparte, dunque, quando il lavoratore rientra sul posto di lavoro.

Posso revocare le dimissioni on line?

Sì, è possibile revocare le dimissioni on line, ma bisogna farlo entro 7 giorni.

Trascorso questo periodo, l'APP IO comunica l'impossibilità di revoca delle dimissioni.

Preavviso di dimissioni

Va ricordato che dare le dimissioni è possibile, ma bisogna rispettare il periodo di preavviso, che varia da contratto a contratto.

Può essere previsto, ad esempio, un tempo di preavviso di 15 giorni oppure di un mese o di 3 mesi.

Se non si dà il preavviso, è necessario pagare un’indennità al datore di lavoro.

Se, ad esempio, il lavoratore è tenuto a rispettare un preavviso di 3 mesi, dovrà pagare un’indennità corrispondente a tre mensilità lavorative.

Se, ad esempio, il contratto prevede un preavviso di un mese e il lavoratore dà un preavviso di soli 15 giorni, deve pagare un’indennità al datore di lavoro corrispondente a quei 15 non coperti dal preavviso.

Avvocato, laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, e sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici, e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". Sono mamma di due splendidi figli, Riccardo, che ha 17 anni e Angela, che ha 9 anni.
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