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24 Novembre 2023
11:57

Buoni pasto bancari elevati a 4 euro al giorno, quali sono i vantaggi

Con l'accordo di rinnovo del contratto bancari i buoni pasto sono stati elevati da 1,81 a 4 euro al giorno per i lavoratori che osservano l'intervallo fra le ore 13.25 e le ore 14.45 ed ai turnisti che effettuano la pausa. Vediamo a chi spetta, i lavoratori esclusi e quali sono i vantaggi fiscali del buono pasto a 4 euro.

Buoni pasto bancari elevati a 4 euro al giorno, quali sono i vantaggi
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Buoni pasto bancari elevati a 4 euro al giorno, quali sono i vantaggi

Con il rinnovo del contratto bancari, ai lavoratori spettano buoni pasto di 4 euro al giorno per ogni giornata di lavoro con godimento dell'intervallo previsto dal contratto collettivo. Il Buono pasto giornaliero ai bancari di 4 euro giornalieri spetta a tutti i lavoratori, tranne alcuni casi di esclusione, ed è esentasse.

L'accordo di rinnovo del CCNL Bancari denominato "Accordo di rinnovo del CCNL 19 dicembre 2019 per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali", che tra le altre cose ha rinnovato le tabelle retributive concedendo anche aumenti stipendiali e una tantumall'articolo 8, prevede che:

"All'art. 53 (Buono Pasto), del CCNL 19 dicembre 2019, il comma 1 è modificato come segue: " 1. 1. A ciascuna lavoratrice/lavoratore, eccezion fatta per i quadri direttivi di livello retributivo 3 e 4,spetta, per ogni giornata in cui effettua l'intervallo di cui all'art. 108, ovvero ai turnisti che effettuano la pausa, un buono giornaliero per la consumazione del pasto di euro 4,00".

Sostanzialmente i buoni pasto sono aumentati da 1,81 euro a 4 euro con l'accordo di rinnovo del CCNL Bancari del 23 novembre 2023.

Vediamo anche perché questa decisione ha dei vantaggi di natura fiscale.

A chi spetta il Buono pasto di 4 euro

Ai lavoratori spetta il buono pasto di 4 euro nei casi previsti dall'art. 53 e dall'art. 108 del CCNL Credito.

L'articolo 53 comma 1, che abbiamo già riportato, stabilisce che il buono pasto spetta ai lavoratori inquadrati nei seguenti livelli di inquadramento:

  • Quadro direttivo 2° livello;
  • Quadro direttivo 1° livello;
  • 3a Area professionale – 4° livello;
  • 3a Area professionale – 3° livello;
  • 3a Area professionale – 2° livello;
  • 3a Area professionale – 1° livello;
  • Area unificata (ex 1ª e 2ª Area professionale).

A chi non spetta il Buono pasto di 4 euro

I Buoni pasto non spettano ai quadri direttivi di 3° e 4° livello. Lo stabilisce l'articolo 53 comma 1 del contratto collettivo.

L'articolo 53 comma 3 del contratto collettivo dei bancari stabilisce anche che "Il buono pasto non spetta:

  • al personale in missione che fruisce del trattamento di diaria,
  • ovvero del rimborso delle spese per l'effettiva consumazione del pasto".

Quindi il Buono pasto è incompatibile con la diaria o con il rimborso spese per l'effettiva consumazione del pasto.

Per quali giornate spetta il buono pasto di 4 euro

Sempre leggendo l'articolo 53 del CCNL Credito aggiornato dopo rinnovo contratto dei bancari, i Buoni pasto di 4 euro spettano:

  • "per ogni giornata in cui effettua l'intervallo di cui all'art. 108,
  • ovvero ai turnisti che effettuano la pausa"

Il richiamato art. 108 del CCNL dei bancari prevede che:

"1. Il personale – tranne che nei giorni semifestivi – ha diritto ad un intervallo di 1 ora per la colazione. Tale intervallo viene attuato, salvo quanto previsto al comma successivo, fra le ore 13.25 e le ore 14.45.
2. La durata dell'intervallo può essere ridotta o protratta, rispettivamente, fino a mezz'ora e fino a 2ore, con intesa fra l'impresa e gli organismi sindacali aziendali.
3. Nei casi di orari diversi dal nastro standard, nonché laddove lo giustifichino le circostanze obiettive connesse alla consumazione del pasto e le esigenze del servizio – in particolare quelle connesse all'orario di sportello – l'intervallo per la colazione può essere attuato (anche mediante l'adozione di turni) con inizio non prima delle ore 12.00 e non dopo le ore 14.40″.

Pertanto, spetta il Buono pasto a tutti i lavoratori (tranne i quadri direttivi direttivi di 3° e 4° livello e coloro che già percepiscono rimborsi spese o diaria per missioni), ma a condizione che effettuino l'intervallo fra le ore 13.25 e le ore 14.45 (o diverso intervallo non prima delle ore 12.00 e non dopo le ore 14.4o).

Come abbiamo visto spetta anche ai turnisti che effettuano la pausa.

Buono pasto e compensazione con le mense aziendali

Il comma 2 dell'articolo 53 del contratto bancari prevede che "Detto buono pasto viene compensato fino a concorrenza con quanto eventualmente riconosciuto allo stesso titolo, anche tramite mense aziendali".

Nella sostanza, il diritto al buono pasto di 4 euro per disposizione del contratto collettivo, oltre a non essere riconosciuto in caso di trasferte con diarie o rimborso delle spese per l'effettiva consumazione del pasto, viene compensato anche quando l'azienda prevede mense aziendali.

Ed il motivo è da ricercare nella normativa fiscale in materia di buoni pasto.

Perché il Buono pasto è stato portato a 4 euro giornaliere e quali sono i vantaggi fiscali

La cifra di 4 euro è il limite previsto dalla normativa fiscale, il TUIR (Testo unico sulle imposte sui redditi), di esclusione dal reddito da lavoro dipendente per i buoni pasto cartacei.

L'articolo 51 del TUIR, al comma 2, lettera c) prevede che "Non concorrono a formare il reddito (da lavoro dipendente): "c) le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi; le prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto fino allimporto complessivo giornaliero di euro 4, aumentato a euro 8 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica".

I buoni pasto rientrano nelle prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vito.

Praticamente se il datore di lavoro eroga buoni pasto cartacei, fino a 4 euro al giorno il lavoratore non paga tassazione Irpef, non essendo il buono pasto considerato un reddito da lavoro dipendente. La stessa cosa, ma fino a 8 euro, per i buoni pasto elettronici.

La contrattazione collettiva in sede di rinnovo del CCNL dei bancari ha quindi:

  • da un lato aumentato l'importo del buono pasto spettante obbligatoriamente nei casi previsti dal CCNL stesso;
  • e dall'altro lato ha fatto in modo che il buono pasto sia sicuramente esentasse perché non supera i 4 euro, sia che il datore di lavoro lo eroghi cartaceo che elettronico.

La differenza è che mentre il buono pasto in generale è una erogazione facoltativa su decisione del datore di lavoro, nel caso dei lavoratori del settore bancario, il buono pasto nella misura di almeno 4 euro è obbligatorio perché disciplinato dal contratto collettivo. Nulla vieta al datore di lavoro di erogare una cifra superiore, anche con l'utilizzo di buoni pasto elettronici.

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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