Bonus mamme lavoratrici 2024: quando arriva, importi e come richiederlo

Il Bonus mamme lavoratrici 2024 o Decontribuzione mamme 2024 è un esonero dal versamento dei contributi a carico della lavoratrice del 100% previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Le madri di due figli di cui uno under 10 anni o tre o più figli di cui uno under 18 anni, hanno diritto ad un esonero contributivo del 9,19% anziché il 6% o 7%. L'agevolazione, erogata dal datore di lavoro in busta paga, spetta solo alle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato part-time o full-time, apprendistato, escluse lavoratrici madri autonome o con contratti a termine. Vediamo come funziona il bonus mamme lavoratrici, come richiederlo comunicando i codici fiscali dei figli e perché il risparmio contributivo (9,19%), confrontando la decontribuzione per mamme lavoratrici con l'esonero contributivo del 6 o 7% spettante a tutti i lavoratori con redditi fino a 2.692 euro, nella maggior parte dei casi va da 10 a 40 euro mensili lordi, con un massimo di 250 euro per gli stipendi oltre 2.700 euro mensili.

12 Febbraio 2024
11:36
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Bonus mamme lavoratrici 2024: quando arriva, importi e come richiederlo
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
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Che lo si chiami Bonus mamme lavoratrici 2024 o Decontribuzione mamme 2024, la Legge di Bilancio 2024,  Legge 30 dicembre 2023, n. 213, all'art. 1 commi 180 e 181 ha introdotto un esonero del 100% della quota dei contributi a carico del lavoratore in favore di alcune lavoratrici madri con almeno due figli e con un contratto a tempo indeterminato.

Il bonus mamme lavoratrici spetta alle lavoratrici che, nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026:

  • sono madri di tre o più figli;
  • il figlio più piccolo ha un’età inferiore a 18 anni (da intendersi come 17 anni e 364 giorni);

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’esonero trova applicazione anche in favore delle lavoratrici madri di due figli, a condizione che il figlio più piccolo abbia un’età inferiore a 10 anni (da intendersi come 9 anni e 364 giorni).

L'esonero contributivo totale per mamme lavoratrici sarà riconosciuto a partire dalla busta paga di febbraio 2024 e per una cifra massima di 8,06 euro al giorno, compreso sabato e domenica e giorni non lavorati. A stabilire la tempistica e la modalità di erogazione è la circolare Inps n. 27 del 31 gennaio 2024.

Sommario

Bonus mamme lavoratrici: cosa è e come funziona

Si tratta di una agevolazione contributiva che sostituisce l'esonero contributivo previsto per i lavoratori uomini o donne, con o senza figli, per l'anno 2024, pari al 7% per chi ha uno stipendio lordo mensile fino a 1.923 euro mensili e pari al 6% per chi ha uno stipendio lordo mensile tra 1.924 e 2.692 euro.

Si tratta, quindi, di un esonero contributivo del 100%, ossia risparmio effettivo della quota dei contributi a carico delle lavoratrici in busta paga che è pari al 9,19%, calcolato sull'imponibile previdenziale (stipendio lordo mensile).

Quindi una agevolazione totale, riservata ad alcune donne lavoratrici, che si sostanzia in un aumento dello sconto contributivo dal 6-7% al 9,19%.

Per ottenerla, le lavoratrici interessate hanno l'obbligo di comunicare al datore di lavoro (o in alternativa all'Inps) il numero dei figli e i codici fiscali di due o tre figli.

Vedremo in questo approfondimento che per molte lavoratrici beneficiarie il vantaggio economico dovuto al maggior esonero contributivo va dai 10 a 30-40 euro al mese lordi da assoggettare a tassazione Irpef.

Solo per alcune lavoratrici con uno stipendio mensile alto si eleva fino a 250 euro mensili, che è il massimale dell'esonero contributivo mensile previsto dalla norma.

Molte lavoratrici madri, in ogni caso, vogliono sapere più nel dettaglio come funziona il bonus mamme lavoratrici, come richiederlo, se spetta alle lavoratrici autonome, con part-time, a tempo determinato, apprendisti, ecc..

Pertanto, vediamo in cosa consiste, come funziona e l'analisi di convenienza in busta paga della decontribuzione in favore delle lavoratrici madri.

Esonero contributivo al 100% per lavoratrici con 3 o più figli

Il comma 180 dell'art. 1 della Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un esonero del 100% della quota dei contributi Inps a carico della lavoratrice madre di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, il tutto per i periodi paga da gennaio 2024 a dicembre 2026.

Il diritto spetta fino al 18esimo anno di età del figlio più piccolo dei tre.

L'esonero contributivo spetta nel limite massimo di 3.000 euro annui riparametrato su base mensile, ossia fino a 250 euro mensili di contributi a carico del lavoratore.

E' escluso qualsiasi rapporto di lavoro domestico. Quindi le colf o badanti o lavoratrici del settore domestico non hanno diritto a questa agevolazione contributiva anche se hanno tre figli di cui uno under 18 anni.

Questo esonero totale dal versamento dei contributi a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli spetta solo per le donne lavoratrici con un contratto a tempo indeterminato, sia part-time che full-time.

Non spetta alle lavoratrici madri di tre o più figli che hanno un contratto a tempo determinato (o contratto a termine) o un apprendistato, sia part-time che full-time.

Queste lavoratrici escluse dal beneficio, come i lavoratori uomini, hanno diritto all'esonero contributivo del 6% o 7% previsto per l'anno 2024, ma non all'esonero totale dal versamento dei contributi a carico della lavoratrice madre di tre o più figli di cui stiamo parlando.

La relazione tecnica che accompagna la Legge di Bilancio ha stimato che per l'anno 2022 la platea delle lavoratrici con tre o più figli, di cui almeno uno di età inferiore a 18 anni, rientrante nel campo di applicazione della norma in esame, è 110 mila donne lavoratrici, con un retribuzione media mensile di 1.970 euro.

Esonero contributivo al 100% per lavoratrici con 2 figli

Quel che è interessante è che il comma 181 sempre dell'art. 1 della Legge di Bilancio 2024 ha introdotto in via sperimentale anche un esonero del 100% della quota dei contributi Inps a carico della lavoratrice madre di due figli con rapporto di lavoro dipendente, sempre a tempo indeterminato, il tutto per il solo anno 2024, quindi da gennaio a dicembre 2024.

Il diritto spetta fino al decimo anno di età del figlio più piccolo dei due.

E' escluso anche in questo caso qualsiasi rapporto di lavoro domestico. Quindi le colf o badanti o lavoratrici del settore domestico non hanno diritto a questa agevolazione contributiva anche se hanno due figli di cui uno under 10 anni.

Questo esonero totale dal versamento dei contributi a carico delle lavoratrici madri di due figli, analogamente, spetta solo per le donne lavoratrici con un contratto a tempo indeterminato, sia part-time che full-time.

Non spetta alle lavoratrici madri di due figli che hanno un contratto a tempo determinato (o contratto a termine), sia part-time che full-time.

Queste lavoratrici, come i lavoratori uomini, hanno diritto all'esonero contributivo del 6% o 7% previsto per l'anno 2024, ma non all'esonero totale dal versamento dei contributi a carico della lavoratrice madre di due figli di cui stiamo parlando.

La relazione tecnica che accompagna la Legge di Bilancio ha stimato che per l'anno 2022 la platea delle lavoratrici con due o più figli, di cui almeno un minore con età inferiore a 10 anni, rientrante nel campo di applicazione della norma in esame è di 569 mila donne lavoratrici con una retribuzione media mensile di 2.030 euro.

Esonero contributivo madri lavoratrici: fino a 8,06 euro al giorno in busta paga

L’esonero di cui all’articolo 1, commi 180 e 181, della legge di Bilancio 2024, è pari, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, al 100% della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice, nel limite massimo di 3.000 euro annui, da riparametrare e applicare su base mensile.

La soglia massima di esonero della contribuzione dovuta dalla lavoratrice, riferita al periodo di paga mensile è, pertanto, pari a:

  • 250 euro (€ 3.000/12)
  • e, per i rapporti di lavoro instaurati o risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 8,06 euro (€ 250/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.

Quando si parla di un massimo di 8,06 euro al giorno, si intende giorni di calendario, con la conseguenza che la cifra di 8,06 euro giornaliere si intende compreso i giorni non lavorati, i sabato e la domenica.

Tali soglie massime devono ritenersi valide anche nelle ipotesi di rapporti di lavoro part-time, per le quali, pertanto, non è richiesta una riparametrazione dell’ammontare dell’esonero spettante.

Detto in altre parole, anche alle lavoratrici part-time spettano fino a 8,06 euro al giorno di sconto sui contributi a carico del dipendente in busta paga, anche se lo stipendio è più basso e l'orario di lavoro non è full-time.

Nelle suddette ipotesi, resta ferma la possibilità per la medesima lavoratrice titolare di più rapporti di lavoro di avvalersi dell’esonero in trattazione per ciascun rapporto. Quindi nel caso di due part-time, l'esonero si calcola in entrambe le buste paga. E non si cumula ai fini del limite di 250 euro mensili, 3.000 euro annui e 8,06 euro giornalieri.

Come si calcola l'esonero contributivo in busta paga

In una maniera semplicissima. Una lavoratrice che ha 1.500 euro di stipendio mensile, deve versare il 9,19% a proprio carico, ossia 137,85 euro mensili. Ne versa zero perché beneficia di un esonero contributivo totale pari a 137,85 euro (perché è inferiore a 250 euro mensili, che è il limite mensile).

Se la lavoratrice è stata assunta il 15 gennaio 2024, avrà lavorato 16 giorni. Poniamo il caso che lo stipendio è 750 euro, i contributi a carico della lavoratrice da versare sono pari al 9,19% di 750 euro ossia 68,92 euro. Questa lavoratrice beneficia di un esonero contributivo di 68,92 euro perché inferiore al limite che non è 250, ma 250 diviso 31, appunto 8,06 euro moltiplicato per 16 giorni, ossia 129,o3 euro.

Esonero contributivo madri lavoratrici: in busta paga da febbraio 2024 con arretrati

La circolare dell'Inps, attuativa della norma, è uscita il 31 gennaio 2024, in teoria sarebbe in tempo per le elaborazioni delle buste paga di gennaio 2024, ma non essendo possibile adeguare in tempo gli applicativi delle software house di calcolo delle buste paga, la stessa circolare precisa due cose:

  • l’esonero spetta a decorrere da gennaio 2024, laddove la madre in tale data sia già in possesso dei requisiti legittimanti, o, per le ipotesi in cui il presupposto legittimante (nascita del secondo o di ulteriore figlio) si concretizzi in corso d’anno, dal mese di realizzazione dell’evento;
  • I datori di lavoro autorizzati, che intendono fruire dell’esonero in oggetto, espongono a partire dal flusso Uniemens di competenza febbraio 2024, le lavoratrici per le quali spetta l’esonero valorizzando, secondo le consuete modalità, l’elemento <Imponibile> e l’elemento <Contributo> della sezione <DenunciaIndividuale>.

Cosa vuol dire?

Che l'esonero spetta alle lavoratrici, come per legge, anche sulla busta paga di gennaio 2024, ma che i datori di lavoro possono mettersi a credito l'esonero solo da febbraio. Quindi chi eventualmente ha applicato l'esonero deve restituirlo e riprenderselo a gennaio.

In altre parole, la misura è operativa dalla busta paga di febbraio 2024. ma è prevista la possibilità di conguagliare, ossia recuperare, l'esonero contributivo relativo al mese di gennaio 2024.

Obbligatorio l'invio dei codici fiscali dei figli al datore di lavoro o all'Inps

Al fine di agevolare l’accesso alla misura in trattazione, le lavoratrici pubbliche e private titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato possono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero in argomento, rendendo noti al medesimo datore di lavoro il numero dei figli e i codici fiscali di due o tre figli.

I datori di lavoro possono, conseguentemente, esporre nelle denunce retributive l’esonero spettante alla lavoratrice secondo le indicazioni riportate nella circolare.

I codici fiscali dei figli sono elemento essenziale senza il quale il datore di lavoro non può applicare l'esonero e quindi la lavoratrice non potrà goderne

La compilazione da parte del datore di lavoro delle denunce con le informazioni relative ai codici fiscali di due o tre figli (qualora la lavoratrice sia madre di più di tre figli è sufficiente indicare tre codici fiscali, comprendendo il codice fiscale del figlio più piccolo) consente all’Inps, in collaborazione con gli Enti preposti alla detenzione e al trattamento delle informazioni riguardanti la genitorialità o l’affido, di effettuare i controlli di coerenza di quanto dichiarato e, qualora i dati dichiarati dovessero risultare non veritieri, di provvedere tempestivamente al disconoscimento della misura di esonero.

Resta fermo che, qualora la lavoratrice volesse comunicare direttamente all’Istituto le informazioni relative ai codici fiscali dei figli, tale possibilità è consentita mediante predisposizione di un apposito applicativo che la lavoratrice può compilare inserendo i codici fiscali dei figli.

Sarà dato atto della disponibilità di tale applicativo sul portale istituzionale www.inps.it. con pubblicazione di apposito messaggio.

Al riguardo, si evidenzia che la mancata comunicazione dei codici fiscali dei figli da parte del datore di lavoro nelle denunce o, in via alternativa, da parte della lavoratrice mediante utilizzo dell’apposito applicativo, comporta la revoca del beneficio fruito secondo le indicazioni che saranno successivamente fornite.

Bonus mamme lavoratrici 2024: requisiti

Volendo riepilogare quanto detto, l'esonero contributivo al 100% in questione spetta esclusivamente alle:

  • lavoratrici madri di due figli, di cui uno under 10 anni. E per il solo anno 2024;
  • lavoratrici madri di due o più figli, di cui uno under 18 anni. E per il triennio 2024-2026.

I requisiti del bonus mamme lavoratrici 2024 sono quindi quello di essere madri di due o più figli e che il figlio più piccolo abbia rispettivamente non più di 10 anni o non più di 18 anni.

Quindi ad esempio in un nucleo familiare dove lavorano sia il padre che la madre e nella famiglia ci sono due figli di 2 e 4 anni, l'esonero contributivo spetta alla madre lavoratrice in quanto ha due figli, di cui almeno uno con una età inferiore a 10 anni. L'esonero spetterebbe anche se il padre non lavorasse.

Non spetta alle lavoratrici con contratto a tempo determinato, ma solo alle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato.

Nello specifico, l’esonero di cui all’articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024 spetta in favore delle lavoratrici che, nel periodo ricompreso dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, soddisfino il requisito richiesto dalla citata disposizione, vale a dire risultino essere madri di tre figli o più figli, di cui il più piccolo abbia un’età inferiore a 18 anni.

La realizzazione del requisito si intende soddisfatta al momento della nascita del terzo figlio (o successivo)la verifica dello stesso requisito si cristallizza alla data della nascita del terzo figlio (o successivo), non producendosi alcuna decadenza dal diritto a beneficiare della riduzione contributiva in oggetto in caso di premorienza di uno o più figli o dell’eventuale fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare o, ancora, nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al padre.

Parimenti, l’esonero di cui all’articolo 1, comma 181, della legge di Bilancio 2024, spetta in favore delle lavoratrici che, nel periodo ricompreso dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, risultino essere madri di due figli, di cui il più piccolo abbia un’età inferiore a 10 anni.

Per identità di ratio, il requisito dell’essere madre di due figli si intende perfezionato al momento della nascita del secondo figlio e si cristallizza con riferimento a tale data, essendo irrilevante l’eventuale successiva premorienza di un figlio.

Nel caso in cui sia soddisfatto il requisito dell’essere madre di tre figli o più figli nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 (ai fini della riduzione contributiva di cui all’articolo 1, comma 180) o il requisito dell’essere madre di due figli nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 (ai fini della riduzione contributiva di cui all’articolo 1, comma 181), l’esonero in esame, nelle ipotesi in cui sia prevista l’integrazione dell’indennità da parte del datore di lavoro per il congedo fruito, spetta a partire dal mese di perfezionamento del requisito richiesto dalla norma.

Esempio: la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli. L’esonero di cui all’articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024, trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2024. Il figlio più piccolo compie il diciottesimo anno di età il 19 ottobre 2025. L’applicazione dell’esonero contributivo termina nel mese di ottobre 2025.

Esempio: la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di due figli. L’esonero di cui all’articolo 1, comma 181, della legge di Bilancio 2024, trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2024. Il figlio più piccolo compie il decimo anno di età il 18 luglio 2024. L’applicazione dell’esonero contributivo termina nel mese di luglio 2024.

Esempio: la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di un figlio ed è in corso la gravidanza del secondo figlio. La nascita del secondo figlio avviene l’11 giugno 2024. L’esonero di cui all’articolo 1, comma 181, della legge di Bilancio 2024, trova applicazione a partire dal 1° giugno 2024 al 31 dicembre 2024;

Esempio: la lavoratrice, alla data del 1° agosto 2024, è madre di due figli, ed è in corso la gravidanza del terzo figlio. La nascita del terzo figlio avviene in data 2 marzo 2025. Fino al 31 dicembre 2024 si applica l’esonero di cui all’articolo 1, comma 181, della legge di Bilancio 2024. Dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 non si applica alcuna riduzione contributiva. A partire dal 1° marzo 2025 e fino al 31 dicembre 2026 si applica l’esonero di cui all’articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024.

Esempio: la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli, tutti di età superiore ai 18 anni. Non spetta alcuna riduzione contributiva.

I casi esemplificativi di cui sopra si riferiscono a ipotesi in cui il rapporto di lavoro a tempo indeterminato sia in corso alle date indicate. Resta fermo che, qualora il rapporto di lavoro a tempo indeterminato venga instaurato successivamente alla realizzazione dello status di madre con due o tre figli, l’esonero in trattazione, in presenza dei requisiti legittimanti, troverà applicazione a partire dalla data di decorrenza del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Pertanto, nelle ipotesi in cui la nascita del secondo figlio avvenga l’11 giugno 2024 e il rapporto di lavoro dipendente venga instaurato a decorrere dal 1° settembre 2024, l’esonero di cui all’articolo 1, comma 181, della legge di Bilancio 2024, trova applicazione a partire dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2024.

Tenuto conto della parificazione tra la filiazione naturale e gli istituti dell’adozione e dell’affidamento operata dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (c.d. Testo unico della maternità e della paternità), ai fini dell’applicazione della disciplina ivi prevista, a tutela e sostegno della maternità e della paternità, deve ritenersi che la riduzione contributiva in esame spetti anche alle lavoratrici che hanno bambini in adozione o in affidamento.

Niente bonus alle lavoratrici autonome, mamme di un figlio o con figli grandi

La tipologie di mamme lavoratrici che hanno diritto all'agevolazione è tassativa.

Il bonus mamme lavoratrici non spetta:

  • alle lavoratrici autonome (perché non hanno un contratto subordinato a tempo indeterminato);
  • alle lavoratrici senza figli, quindi non madri;
  • alle lavoratrici madri di un solo figlio;
  • alle le madri lavoratrici che hanno due figli entrambi over 10 anni nel 2024 (o parte di esso) o tre figli tutti e tre over 18 anni nel triennio 2024-2026 (o parte di esso).

Ovviamente l'esonero contributivo del 100% non spetta agli uomini.

Questa normativa va a premiare con uno esonero totale dal versamento dei contributi, che come vedremo è più alto solo per alcune categorie di donne con un determinato reddito, solo alcune tipologie di lavoratrici madri.

Ma tale normativa va letta in combinazione con l'altra agevolazione contributiva che invece spetta sia ad uomini o donne, ossia va coordinata con l'esonero contributivo del 6 o 7% sui contributi a carico dei lavoratori dipendenti spettante nell'anno 2024, che spetta a tutti gli uomini e donne che hanno rispettivamente un reddito imponibile mensile fino a 1.923 euro oppure fino a 2.692 euro. E questo esonero spetta anche agli uomini.

Bonus mamme lavoratrici di un solo figlio: cosa spetta in busta paga

Siamo in un epoca di bonus, ma in realtà siamo in una epoca di esoneri contributivi spettanti ai lavoratori.

Ed è così che si può affermare che il bonus mamme lavoratrici non spetta alle madri di un solo figlio, ma comunque spetta loro l'esonero contributivo nella misura del 6% o 7% previsto dalla normativa nazionale.

Ossia il bonus delle mamme lavoratrici di un solo figlio resta la riduzione dal 9,19% al 2,19 o 3,19% dei contributi a proprio carico, senza diritto all'azzeramento totale dell'aliquota a carico del lavoratore che spetta solo alle madri lavoratrici che hanno 2 o 3 figli.

Bonus mamme lavoratrici: cosa ci guadagna il datore di lavoro

Il bonus mamme lavoratrici spetta anche sulle assunzioni nuove di lavoratrici madri in possesso dei requisiti.

L’esonero contributivo rivolto a tutti i rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, sia instaurati che instaurandi nel periodo di vigenza dell’esonero, dei settori pubblico e privato, ivi compreso il settore agricolo, con la sola esclusione dei rapporti di lavoro domestico, in riferimento alle lavoratrici madri di tre o più figli. Per la sola annualità del 2024, in via sperimentale, l’esonero contributivo è esteso alle lavoratrici madri di due figli.

Poiché l’esonero in questione trova applicazione esclusivamente con riferimento alla quota di contribuzione a carico della lavoratrice madre, la misura non rientra nella nozione di aiuto di Stato, trattandosi di un’agevolazione fruita da persone fisiche non riconducibili alla definizione comunitaria di impresa e, pertanto, insuscettibile di incidere sulla concorrenza.

Il datore di lavoro è tenuto a versare interamente i contributi a carico del datore di lavoro, pertanto non ci guadagna.

Ci saranno minori contributi a carico del lavoratore dipendente da versare, ma dall'altro lato il costo del lavoro è lo stesso in quanto il risparmio contributivo è applicato in busta paga in favore della lavoratrice dipendente.

Bonus mamme lavoratrici: spetta in caso di part-time

L’esonero contributivo riguarda tutti i rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato dei settori pubblico e privato, incluso il settore agricolo, compresi i casi di regime di part-time, con l’esclusione dei rapporti di lavoro domestico.

La differenza tra l'applicazione dell'esonero contributivo totale per le madri lavoratrici con rapporto di lavoro a tempo parziale rispetto alle lavoratrici con rapporto di lavoro a tempo pieno o full-time non è nell'aliquota, ma negli importi di agevolazione fruibili, per il semplice fatto che l'imponibile previdenziale sul quale si calcolano i contributi è più basso, come lo stipendio, in caso di part-time. Ma ad entrambe le lavoratrici spetta l'esonero totale dal versamento dei contributi a carico della lavoratrice.

Bonus mamme lavoratrici apprendiste: nessun vantaggio sui contributi

L'Inps nella circolare n. 27 del 31 gennaio 2024, Rientrano nell’ambito di applicazione della misura anche i rapporti di apprendistato, in quanto tale rapporto, come previsto dall’articolo 41, comma 1, del decreto legislativo n. 81/2015, deve considerarsi un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani.

L'apprendista, sia uomo che donna, sia padre che madre che non genitore, gode dell'applicazione di un‘aliquota contributiva ridotta del 5,84%. 

Quindi abbiamo in vigore due normative: la prima per tutti gli apprendisti che comporta l'esonero contributivo del 7%; la seconda è la possibilità per le madri lavoratrici di avere l'esonero contributivo totale dai contributi, quindi risparmiare il 5,84%.

Gli apprendisti con l'esonero contributivo del 7% già si vedono azzerare la loro aliquota contributiva del 5,84% a carico del lavoratore, quindi per le madri lavoratrici apprendiste non c'è alcuna agevolazione, perché già non versano i contributi a proprio carico per effetto dell'esonero contributivo del 7% (che azzera totalmente il 5,84% dovuto).

Bonus mamme lavoratrici a tempo determinato trasformato in indeterminato

L’esonero contributivo riguarda tutti i rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato dei settori pubblico e privato, incluso il settore agricolo, con l’esclusione dei rapporti di lavoro domestico.

Qualora un rapporto di lavoro a tempo determinato venga convertito a tempo indeterminato, l’esonero può trovare legittima applicazione a decorrere dal mese di trasformazione a tempo indeterminato.

La misura è, inoltre, applicabile ai rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro ai sensi della legge 3 aprile 2001, n. 142.

Considerata, infine, la sostanziale equiparazione dell’assunzione a scopo di somministrazione ai rapporti di lavoro subordinato, da ultimo, affermata con il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, l’esonero contributivo in esame spetta anche per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato a scopo di somministrazione.

Bonus mamme lavoratrici due o più rapporti di lavoro

Secondo la norma c'è la possibilità per la medesima lavoratrice titolare di più rapporti di lavoro di avvalersi dell’esonero contributivo per lavoratrici madri per ciascun rapporto.

Nel caso in cui la lavoratrice madre, alla data del 1° gennaio 2024, risulti già essere madre di tre o più figli, di cui il minore abbia un’età inferiore a 18 anni, l’esonero trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2024. Viceversa, nel caso in cui il requisito dell’essere madre di tre o più figli si perfezioni in un momento successivo a tale data, l’esonero trova applicazione a partire dal mese della nascita del terzo figlio.

Parimenti, nel caso in cui la lavoratrice madre, alla data del 1° gennaio 2024, risulti già essere madre due figli, di cui il minore abbia un’età inferiore a 10 anni, l’esonero trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2024. Viceversa, nel caso in cui il requisito dell’essere madre di due figli si perfezioni in un momento successivo a tale data, l’esonero trova applicazione a partire dal mese della nascita del secondo figlio.

Per i rapporti di lavoro instaurandi, invece, la decorrenza dell’esonero, come sopra precisato, è, in presenza dei presupposti legittimanti, a partire dalla data di instaurazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda il termine di applicazione delle misure, queste cessano al verificarsi della prima delle due scadenze individuate dalla norma. Nello specifico:

  • l’esonero di cui all’articolo 1, comma 180, cessa di avere applicazione alla data del 31 dicembre 2026 o nel mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, qualora tale evento si realizzi prima della scadenza prevista del 31 dicembre 2026;
  • l’esonero di cui all’articolo 1, comma 181, cessa di avere applicazione alla data del 31 dicembre 2024 o nel mese di compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo, qualora tale evento si realizzi prima della scadenza prevista del 31 dicembre 2024.

Bonus mamme lavoratrici: fino a quando spetta

Nel caso di lavoratrici madri con tre figli, l'esonero contributivo spetta per gli anni 2024, 2025 e 2026.

Il comma 180 richiamato stabilisce che "Fermo restando quanto previsto al comma 15, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o piu' figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, e' riconosciuto un esonero del 100 per cento della quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di eta' del figlio piu' piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile".

Questo vuol dire che l'età del figlio più piccolo abilita il diritto all'esonero contributivo e fino a quando quest'ultimo non compie 18 anni. Quindi se negli anni 2024, 2025 e 2026 il figlio più piccolo è under 18 anni, aldilà dell'età degli altri figli, l'esonero spetta.

Il comma 181 richiamato stabilisce che "L'esonero di cui al comma 180 è riconosciuto, in via sperimentale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31dicembre 2024 anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo".

Questo vuol dire che l'età del figlio più piccolo abilita il diritto all'esonero contributivo e fino a quando quest'ultimo non compie 10 anni. Ma in questo caso, il caso della mamma con due figli, l'esonero spetta per il solo anno 2024 (salvo proroghe future). Quindi nel caso di donne lavoratrici a tempo indeterminato con due figli,  se nell'anno 2024, il figlio più piccolo ha meno di 10 anni per tutto l'anno 2024, spetterà l'esonero contributivo per l'anno intero.

Bonus mamme lavoratrici 2024: come richiederlo comunicando i codici fiscali dei figli

Gli uomini e le donne lavoratrici con un reddito imponibile lordo previdenziale in busta paga fino a 1.923 euro nell'anno 2023 e nell'anno 2024 hanno avuto e avranno diritto ad un esonero dai contributi a carico del lavoratore nella misura del 7%, ossia hanno versato una contribuzione Inps a proprio carico del 9,19% – 7% = 2,19%. Si tratta dell'esonero contributivo del 7%, che è confermato nel 2024.

Gli uomini e le donne lavoratrici con un reddito imponibile lordo previdenziale in busta paga da 1.924 a 2.692 euro nell'anno 2023 e nell'anno 2024 hanno avuto e avranno diritto ad un esonero dai contributi a carico del lavoratore nella misura del 6%, ossia hanno versato una contribuzione Inps a proprio carico del 9,19% – 6% = 3,19%. Si tratta dell'esonero contributivo del 6%, che è confermato nel 2024.

Gli uomini e le donne lavoratrici con un reddito imponibile lordo previdenziale in busta paga superiore a 2.692 euro nell'anno 2023 e nell'anno 2024 non hanno avuto diritto e non avranno diritto all'esonero contributivo né del 6% nel del 7%.

Così come è stato applicato nelle buste paga l'esonero contributivo per uomini e donne legato al reddito imponibile 2023 e 2024, nello stesso modo sarà applicato dal datore di lavoro l'esonero contributivo del 100% (sarebbe l'azzeramento del 9,19% relativo ai contributi a carico) per le lavoratrici madri di due figli, di cui uno under 10 anni e per le lavoratrici madri di tre figli, di cui uno under 18 anni.

Comunicazione codice fiscale figli al datore di lavoro

Sostanzialmente il bonus mamme lavoratrici 2024 non va richiesto all'Inps, ma verrà applicato direttamente dal datore di lavoro in busta paga mensile.

E' però necessario che venga comunicato al datore di lavoro il numero dei figli ed il codice fiscale dei figli.

L'Inps nella circolare n. 27 del 31 gennaio 2024 precisa che "Al fine di agevolare l’accesso alla misura in trattazione, le lavoratrici pubbliche e private titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato possono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero in argomento, rendendo noti al medesimo datore di lavoro il numero dei figli e i codici fiscali di due o tre figli.

I datori di lavoro possono, conseguentemente, esporre nelle denunce retributive l’esonero spettante alla lavoratrice secondo le indicazioni riportate nei successivi paragrafi.

La compilazione da parte del datore di lavoro delle denunce con le informazioni relative ai codici fiscali di due o tre figli (qualora la lavoratrice sia madre di più di tre figli è sufficiente indicare tre codici fiscali, comprendendo il codice fiscale del figlio più piccolo) consente all’Istituto, in collaborazione con gli Enti preposti alla detenzione e al trattamento delle informazioni riguardanti la genitorialità o l’affido, di effettuare i controlli di coerenza di quanto dichiarato e, qualora i dati dichiarati dovessero risultare non veritieri, di provvedere tempestivamente al disconoscimento della misura di esonero.

Comunicazione codice fiscale figli direttamente all'Inps

Resta fermo che, qualora la lavoratrice volesse comunicare direttamente all’Istituto le informazioni relative ai codici fiscali dei figli, tale possibilità è consentita mediante predisposizione di un apposito applicativo che la lavoratrice può compilare inserendo i codici fiscali dei figli.

Sarà dato atto della disponibilità di tale applicativo sul portale istituzionale www.inps.it. con pubblicazione di apposito messaggio.

Revoca del beneficio per mancata comunicazione codici fiscali dei figli

Al riguardo, si evidenzia che la mancata comunicazione dei codici fiscali dei figli da parte del datore di lavoro nelle denunce o, in via alternativa, da parte della lavoratrice mediante utilizzo dell’apposito applicativo, comporta la revoca del beneficio fruito secondo le indicazioni che saranno successivamente fornite.

Si ribadisce, da ultimo, che l’esonero in argomento spetta a decorrere da gennaio 2024, laddove la madre in tale data sia già in possesso dei requisiti legittimanti, o, per le ipotesi in cui il presupposto legittimante (nascita del secondo o di ulteriore figlio) si concretizzi in corso d’anno, dal mese di realizzazione dell’evento.

Misura dell'incentivo

L’esonero di cui all’articolo 1, commi 180 e 181, della legge di Bilancio 2024, è pari, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, al 100% della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice, nel limite massimo di 3.000 euro annui, da riparametrare e applicare su base mensile.

La soglia massima di esonero della contribuzione dovuta dalla lavoratrice, riferita al periodo di paga mensile è, pertanto:

  • pari a 250 euro (€ 3.000/12)
  • e, per i rapporti di lavoro instaurati o risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 8,06 euro (€ 250/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.

Tali soglie massime devono ritenersi valide anche nelle ipotesi di rapporti di lavoro part-time, per le quali, pertanto, non è richiesta una riparametrazione dell’ammontare dell’esonero spettante.

Bonus mamme lavoratrici 2024: quanto è il guadagno in busta paga

La misura agevolativa si sostanzia in un abbattimento totale della contribuzione previdenziale dovuta dalla lavoratrice, nel limite massimo di 3.000 euro annui, da riparametrare su base mensile.

Abbiamo già detto che sulla base di quanto disposto dal comma 15 dell'art. 1 della Legge di Bilancio 2024 è previsto per l'anno 2024 un esonero contributivo in favore di uomini e donne, pari al 7% per chi ha un reddito imponibile previdenziale mensile fino a 1.923 euro e pari al 6% per chi ha un imponibile previdenziale da 1.924 a 2.692 euro. Oltre tale soglia non spetta alcun esonero contributivo e si pagano i contributi pieni.

La novità di cui abbiamo parlato è che per le lavoratrici madri di due figli di cui uno under 10 anni o di tre figli di cui uno under 18, che hanno un contratto a tempo indeterminato (sia part-time che full-time), spetta proprio un esonero contributivo totale, del 100%, quindi una riduzione dei contributi a carico della lavoratrice che va oltre il 6% o 7% ma si spinge ad azzerare il 9,19% dei contributi Inps a carico della lavoratrice.

Però abbiamo anche letto che tale agevolazione contributiva è concessa nel limite di 3.000 euro annui, riparametrati su base mensile.

Questo significa che spetta un abbattimento dei contributi a carico della lavoratrice fino a 250 euro mensili lordi, quindi da tassare in termini di Irpef. 

Questo vuole dire ad esempio che le lavoratrici madri che rientrano nei requisiti godono dell'esonero contributivo del 100% fino ad uno stipendio di 2.720,34 euro (il cui 9,19% fa proprio 25o euro), oltre tale soglia la lavoratrice in questione paga il 9,19% e non ha diritto all'altro esonero contributivo del 6% o 7%, perché spetta fino a 2.692 euro di reddito imponibile previdenziale mensile.

Fatte queste premesse calcoliamo quanto è il guadagno in busta paga in merito al bonus mamme lavoratrici.

La prima cosa che esponiamo è come verranno applicate le aliquote contributive Inps a carico delle lavoratrici nell'anno 2024 in base sia all'agevolazione contributiva per le lavoratrici madri di 2 o 3 figli, sia in base all'agevolazione contributiva per tutti i lavoratori (esonero contributivo del 6% o 7%).

Tipologia di nucleo e reddito Aliquota contributiva 2024 Aliquota contributiva 2025 Aliquota contributiva 2026
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 2.19% 9,19% (2,19% se prorogato esonero contributivo) 9,19% (2,19% se prorogato esonero contributivo)
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 3.19% 9,19% (3,19% se prorogato esonero contributivo) 9,19% (3,19% se prorogato esonero contributivo)
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 9.19% 9.19% 9.19%
Uomini apprendisti e Donna lavoratrice apprendista (part-time o full-time) senza figli o con 1, 2, 3 o più figli – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 0% (zero contributi pagati) 5,84% (0% se prorogato esonero contributivo) 5,84% (0% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 2 figli (di cui almeno 1 under 10) – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 0% (zero contributi pagati) 9,19% (2,19% se prorogato esonero contributivo) 9,19% (2,19% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 2 figli (di cui almeno 1 under 10)- stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 0% (zero contributi pagati) 9,19% (3,19% se prorogato esonero contributivo) 9,19% (3,19% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato con 2 figli (di cui almeno 1 under 10) – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 0% fino a 2.720,35 euro (oltre il 9,19%) 9.19% 9.19%
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 0% (zero contributi pagati) 0% (zero contributi pagati) 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 0% (zero contributi pagati) 0% (zero contributi pagati) 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 0% fino a 2.720,35 euro (oltre il 9,19%) 0% fino a 2.720,35 euro (oltre il 9,19%) 0% fino a 2.720,35 euro (oltre il 9,19%)
Tipologia di nucleo e reddito Aliquota contributiva 2024
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 2.19%
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 3.19%
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 9.19%
Uomini apprendisti e Donna lavoratrice apprendista (part-time o full-time) senza figli o con 1, 2, 3 o più figli – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 2 figli (di cui almeno 1 under 10) – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 2 figli (di cui almeno 1 under 10)- stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato con 2 figli (di cui almeno 1 under 10) – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 0% fino a 2.720,35 euro (oltre il 9,19%)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 0% fino a 2.720,35 euro (oltre il 9,19%)
Tipologia di nucleo e reddito Aliquota contributiva 2025
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 9,19% (2,19% se prorogato esonero contributivo)
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 9,19% (3,19% se prorogato esonero contributivo)
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 9.19%
Uomini apprendisti e Donna lavoratrice apprendista (part-time o full-time) senza figli o con 1, 2, 3 o più figli – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 5,84% (0% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 2 figli (di cui almeno 1 under 10) – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 9,19% (2,19% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 2 figli (di cui almeno 1 under 10)- stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 9,19% (3,19% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato con 2 figli (di cui almeno 1 under 10) – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 9.19%
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 0% fino a 2.720,35 euro (oltre il 9,19%)
Tipologia di nucleo e reddito Aliquota contributiva 2026
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 9,19% (2,19% se prorogato esonero contributivo)
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 9,19% (3,19% se prorogato esonero contributivo)
Uomini e Donna lavoratrice a tempo determinato o indeterminato (part-time o full-time) senza figli o con 1 figlio – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 9.19%
Uomini apprendisti e Donna lavoratrice apprendista (part-time o full-time) senza figli o con 1, 2, 3 o più figli – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 5,84% (0% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 2 figli (di cui almeno 1 under 10) – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 9,19% (2,19% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 2 figli (di cui almeno 1 under 10)- stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 9,19% (3,19% se prorogato esonero contributivo)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato con 2 figli (di cui almeno 1 under 10) – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 9.19%
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato part-time o full-time con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo fino tra 1.923 euro e 2.692 euro 0% (zero contributi pagati)
Donna lavoratrice a tempo indeterminato con 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18) – stipendio mensile lordo oltre 2.692 euro 0% fino a 2.720,35 euro (oltre il 9,19%)

La tabella è articolata ma espone caso per caso quali sono le agevolazioni contributive e quale è la corrispondente aliquota contributiva nel triennio 2024-2026. In neretto ci sono i casi in cui scatta il bonus mamme lavoratrici 2024 in questione.

Bisogna considerare che l'esonero contributivo del 6% o 7% spetta ai lavoratori (uomini e donne) per ora per l'anno 2024 e non per il 2025-2026.

Così come per ora spetta l'esonero contributivo totale alle lavoratrici madri di due figli, di cui uno under 10 anni, per il solo anno 2024 e non per il 2025-2026.

Concentriamoci ora sull'anno 2024 andando a calcolare i contributi a carico della lavoratrice nei vari casi.

Stipendio lordo mensile Contributi a carico dei lavoratori anno 2024
(esonero contributivo del 7%, fino a 1.923 euro, o del 6%, da 1.924 a 2.692 euro) – NO esonero 100% donne lavoratrici
Contributi Inps a carico di donne lavoratrici a tempo indeterminato con 2 figli (di cui almeno 1 under 10 anni) o 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18 anni) – SI esonero contributivo 100% donne lavoratrici
500.00 € 10.95 € 0.00 €
600.00 € 13.14 € 0.00 €
700.00 € 15.33 € 0.00 €
800.00 € 17.52 € 0.00 €
900.00 € 19.71 € 0.00 €
1,000.00 € 21.90 € 0.00 €
1.100.00 € 24.09 € 0.00 €
1.200.00 € 26.28 € 0.00 €
1.300.00 € 28.47 € 0.00 €
1.400.00 € 30.66 € 0.00 €
1.500.00 € 32.85 € 0.00 €
1.600.00 € 35.04 € 0.00 €
1.700.00 € 37.23 € 0.00 €
1.800.00 € 39.42 € 0.00 €
1.900.00 € 41.61 € 0.00 €
2.000.00 € 63.80 € 0.00 €
2.100.00 € 66.99 € 0.00 €
2.200.00 € 70.18 € 0.00 €
2.300.00 € 73.37 € 0.00 €
2.400.00 € 76.56 € 0.00 €
2.500.00 € 79.75 € 0.00 €
2.600.00 € 82.94 € 0.00 €
2.700.00 € 248.13 € 0.00 €
2.800.00 € 257.32 € 7.32 €
2.900.00 € 266.51 € 16.51 €
3.000.00 € 275.70 € 25.70 €
3.100.00 € 284.89 € 34.89 €
3.200.00 € 294.08 € 44.08 €
3.300.00 € 303.27 € 53.27 €
3.400.00 € 312.46 € 62.46 €
3.500.00 € 321.65 € 71.65 €
Stipendio lordo mensile Contributi a carico dei lavoratori anno 2024
(esonero contributivo del 7%, fino a 1.923 euro, o del 6%, da 1.924 a 2.692 euro) – NO esonero 100% donne lavoratrici
500.00 € 10.95 €
600.00 € 13.14 €
700.00 € 15.33 €
800.00 € 17.52 €
900.00 € 19.71 €
1,000.00 € 21.90 €
1.100.00 € 24.09 €
1.200.00 € 26.28 €
1.300.00 € 28.47 €
1.400.00 € 30.66 €
1.500.00 € 32.85 €
1.600.00 € 35.04 €
1.700.00 € 37.23 €
1.800.00 € 39.42 €
1.900.00 € 41.61 €
2.000.00 € 63.80 €
2.100.00 € 66.99 €
2.200.00 € 70.18 €
2.300.00 € 73.37 €
2.400.00 € 76.56 €
2.500.00 € 79.75 €
2.600.00 € 82.94 €
2.700.00 € 248.13 €
2.800.00 € 257.32 €
2.900.00 € 266.51 €
3.000.00 € 275.70 €
3.100.00 € 284.89 €
3.200.00 € 294.08 €
3.300.00 € 303.27 €
3.400.00 € 312.46 €
3.500.00 € 321.65 €
Stipendio lordo mensile Contributi Inps a carico di donne lavoratrici a tempo indeterminato con 2 figli (di cui almeno 1 under 10 anni) o 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18 anni) – SI esonero contributivo 100% donne lavoratrici
500.00 € 0.00 €
600.00 € 0.00 €
700.00 € 0.00 €
800.00 € 0.00 €
900.00 € 0.00 €
1,000.00 € 0.00 €
1.100.00 € 0.00 €
1.200.00 € 0.00 €
1.300.00 € 0.00 €
1.400.00 € 0.00 €
1.500.00 € 0.00 €
1.600.00 € 0.00 €
1.700.00 € 0.00 €
1.800.00 € 0.00 €
1.900.00 € 0.00 €
2.000.00 € 0.00 €
2.100.00 € 0.00 €
2.200.00 € 0.00 €
2.300.00 € 0.00 €
2.400.00 € 0.00 €
2.500.00 € 0.00 €
2.600.00 € 0.00 €
2.700.00 € 0.00 €
2.800.00 € 7.32 €
2.900.00 € 16.51 €
3.000.00 € 25.70 €
3.100.00 € 34.89 €
3.200.00 € 44.08 €
3.300.00 € 53.27 €
3.400.00 € 62.46 €
3.500.00 € 71.65 €

La prima colonna calcola i contributi a carico dei lavoratori uomini, delle lavoratrici donne con un figlio o senza figli oppure con due o tre figli ma che non sono under 10 o 18 anni (o per meglio dire almeno uno non è under 10 o under 18), quindi la prima colonna calcola di fatto la situazione senza il "bonus mamme lavoratrici 2024" ma con l'esonero contributivo del 6% o 7%.

La seconda colonna invece espone i contributi a carico delle lavoratrici madri di due figli di cui almeno uno under 10 anni o di tre figli di cui almeno uno under 18 anni con un contratto a tempo indeterminato nell'anno 2024. Quindi le lavoratrici che hanno diritto al "bonus mamme lavoratrici 2024", ossia all'esonero contributivo del 9,19% (ossia del 100% dei contributi a carico della lavoratrice).

Esponiamo infine quanto è il risparmio contributivo lordo delle donne lavoratrici che hanno diritto all'esonero contributivo del 9,19% (esonero del 100% dei contributi a carico dei lavoratori), quindi il bonus mamme lavoratrici 2024, rispetto ai contributi a carico dei lavoratori tenuto conto del già spettante esonero contributivo del 6% o 7%).

Stipendio lordo mensile Risparmio contributivo lordo per donne lavoratrici a tempo indeterminato con 2 figli (di cui almeno 1 under 10 anni) o 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18 anni)
500.00 € 10.95 €
600.00 € 13.14 €
700.00 € 15.33 €
800.00 € 17.52 €
900.00 € 19.71 €
1.000.00 € 21.90 €
1.100.00 € 24.09 €
1.200.00 € 26.28 €
1.300.00 € 28.47 €
1.400.00 € 30.66 €
1.500.00 € 32.85 €
1.600.00 € 35.04 €
1.700.00 € 37.23 €
1.800.00 € 39.42 €
1.900.00 € 41.61 €
2.000.00 € 63.80 €
2.100.00 € 66.99 €
2.200.00 € 70.18 €
2.300.00 € 73.37 €
2.400.00 € 76.56 €
2.500.00 € 79.75 €
2.600.00 € 82.94 €
2.700.00 € 248.13 €
2.800.00 € 250.00 €
2.900.00 € 250.00 €
3.000.00 € 250.00 €
3.100.00 € 250.00 €
3.200.00 € 250.00 €
3.300.00 € 250.00 €
3.400.00 € 250.00 €
3.500.00 € 250.00 €
Stipendio lordo mensile Risparmio contributivo lordo per donne lavoratrici a tempo indeterminato con 2 figli (di cui almeno 1 under 10 anni) o 3 o più figli (di cui almeno 1 under 18 anni)
500.00 € 10.95 €
600.00 € 13.14 €
700.00 € 15.33 €
800.00 € 17.52 €
900.00 € 19.71 €
1.000.00 € 21.90 €
1.100.00 € 24.09 €
1.200.00 € 26.28 €
1.300.00 € 28.47 €
1.400.00 € 30.66 €
1.500.00 € 32.85 €
1.600.00 € 35.04 €
1.700.00 € 37.23 €
1.800.00 € 39.42 €
1.900.00 € 41.61 €
2.000.00 € 63.80 €
2.100.00 € 66.99 €
2.200.00 € 70.18 €
2.300.00 € 73.37 €
2.400.00 € 76.56 €
2.500.00 € 79.75 €
2.600.00 € 82.94 €
2.700.00 € 248.13 €
2.800.00 € 250.00 €
2.900.00 € 250.00 €
3.000.00 € 250.00 €
3.100.00 € 250.00 €
3.200.00 € 250.00 €
3.300.00 € 250.00 €
3.400.00 € 250.00 €
3.500.00 € 250.00 €

Da questa ultima tabella si evince che, essendo il differenziale tra risparmiare il 9,19% e risparmiare il 6% o 7% non molto alto, il risparmio medio per una lavoratrice madre a tempo indeterminato part-time va da 10 a 25 euro lordi mensili, da assoggettare a tassazione Irpef (23% salvo detrazione per lavoro dipendente).

Il risparmio medio di una lavoratrice madre a tempo indeterminato full-time va dai 20 ai 40 euro lordi mensili, da assoggettare a tassazione Irpef (23% salvo detrazione per lavoro dipendente).

Solo per le donne lavoratrici che hanno un reddito oltre i 2.700 euro il risparmio contributivo si fa consistente per il semplice fatto che tali donne superando il reddito di 2.692 euro non hanno diritto all'esonero contributivo del 6% e quindi passano dal pagare il 9,19% al pagare la stessa aliquota ma con una decurtazione di 3.000 euro annui e di 250 euro mensili dovuta proprio al bonus mamme lavoratrici.

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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