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19 Gennaio 2024
17:00

Assegno di inclusione 2024: le date di pagamento

Tutte le date di pagamento dell'assegno di inclusione 2024 partono dal 26 gennaio. La misura sostituisce il reddito di cittadinanza, l'ADI in vigore da gennaio 2024 non può essere inferiore a 480 euro mensili.

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Assegno di inclusione 2024: le date di pagamento
Dottoressa in Giurisprudenza
Assegno di inclusione 2024: le date di pagamento
Assegno di inclusione 2024: tutte le date di pagamento rese note dall'INPS

L'INPS ha reso note tutte le date dei pagamenti per l'Assegno di inclusione (ADI) per l'anno 2024 con il Messaggio n. 25 del 3 gennaio 2024.

L'Assegno di inclusione, ovvero la misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, ha preso il posto del reddito di cittadinanza.

Ecco tutte le date di pagamento dell'Assegno di inclusione previste per l'anno 2024:

Presentazione domanda Sottoscrizione PAD Esito positivo istruttoria Primo pagamento Pagamento successiva mensilità Decorrenza beneficio
Dal 18 dicembre al 7 gennaio 2024 fino al 7 gennaio 2024 gennaio Dal 26 gennaio Dal 27 febbraio gennaio
dall’8 gennaio al 31 gennaio entro il 31 gennaio febbraio Dal 15 febbraio pagamento mensilità competenza gennaio dal 27 febbraio pagamento mensilità di febbraio / dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza gennaio
Dal 1 febbraio al 29 febbraio entro il 29 febbraio (entro ultimo giorno del mese) marzo Dal 15 marzo dal 27 aprile pagamento mensilità di aprile / dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza marzo
Dal 1 al 31 marzo entro il 31 marzo (entro ultimo giorno del mese) aprile Dal 15 aprile dal 27 maggio pagamento mensilità di maggio/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza aprile
Dal 1 al 30 aprile entro il 30 aprile (entro ultimo giorno del mese) maggio Dal 15 maggio dal 27 giugno pagamento mensilità di giugno/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza maggio
Dal 1 al 31 maggio entro il 31 maggio (entro l'ultimo giorno del mese) giugno Dal 15 giugno dal 27 luglio pagamento mensilità di luglio/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza giugno
Dal 1 al 30 giugno entro il 30 giugno (entro l'ultimo giorno del mese) luglio Dal 15 luglio dal 27 agosto pagamento mensilità di agosto/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza luglio
Dal 1 al 31 luglio entro il 31 luglio (entro l'ultimo giorno del mese) agosto Dal 15 agosto dal 27 settembre pagamento mensilità di settembre/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza agosto
Dal 1 al 31 agosto entro il 31 agosto (entro l'ultimo giorno del mese) settembre Dal 15 settembre dal 27 ottobre pagamento mensilità di ottobre/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza settembre
Dal 1 al 30 settembre entro il 30 settembre (entro l'ultimo giorno del mese) ottobre Dal 15 ottobre dal 27 novembre pagamento mensilità di novembre/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza ottobre
Dal 1 al 31 ottobre entro il 31 ottobre (entro l'ultimo giorno del mese) novembre Dal 15 novembre dal 27 dicembre pagamento mensilità di dicembre/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza novembre
Dal 1 al 30 novembre entro il 30 novembre (entro l'ultimo giorno del mese) dicembre Dal 15 dicembre dal 27 gennaio pagamento mensilità di gennaio/ dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza dicembre
Dal 1 al 31 dicembre entro il 31 dicembre (entro l'ultimo giorno del mese) gennaio 2025 Dal 15 gennaio 2025 dal 27 febbraio 2025 gennaio 2025

Vediamo tutto quello che bisogna sapere dell'Assegno di inclusione (ADI) e cosa ha stabilito l'INPS per l'erogazione del beneficio ADI.

Da quando è in vigore e come funziona l'Assegno di inclusione?

Il beneficio economico dell'Assegno di inclusione (ADI) è in vigore da quest'anno, vale a dire che la sua validità decorre a partire dal 1 gennaio 2024.

Per ottenere l'erogazione dell'importo previsto dall'Assegno è però necessario presentare l'istanza e sottoscrivere il Patto di attivazione, noto come PAD, a partire dallo scorso 18 dicembre 2023.

L'ADI è rimessa alla valutazione dei requisiti richiesti da parte dell'INPS, come la residenza, cittadinanza o soggiorno, la prova di una base reddituale congrua del beneficiario e del suo nucleo familiare, ma anche l'adesione al percorso sociale e lavorativo di inclusione sociale.

Proprio per le sue caratteristiche, l'Assegno di inclusione ha sostituito l'erogazione del reddito di cittadinanza.

E' bene specificare che nel mese di gennaio 2024 verrà ancora distribuito l'importo afferente al 2023 e che la differenza verrà erogata nei mesi successivi.

Ecco la guida  rapida per conoscere tutto quello che bisogna sapere dell'ADI.

I requisiti per ottenere l'Assegno di inclusione

L'Assegno di inclusione è riconosciuto a tutti quei nuclei familiari in possesso di alcuni requisiti specifici.

Secondo le stime, al momento sono circa 500 mila le famiglie che beneficeranno della misura

L'assegno di inclusione è riconosciuto a tutte quelle famiglie che abbiano almeno un componente in una delle condizioni:

  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione;
  • almeno 60 anni di età;
  • minorenne;
  • affetto da disabilità.

Oltre a questi, vediamo adesso tutti i requisiti che il richiedente deve possedere per poter ottenere l'ADI 2024:

  • cittadino europeo o un suo familiare, che deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria), di cui al D. Lgs. 19 novembre 2007, n. 251;
  • residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo. La residenza in Italia è richiesta anche per i componenti del nucleo familiare che rientrano nei parametri della scala di equivalenza.
  • non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione, nè essere stato condannato con sentenza definitiva o adottata con patteggiamento nei 10 anni precedenti alla richiesta.

I requisiti economici

Veniamo adesso ai requisiti economici che il nucleo familiare del richiedente deve possedere congiuntamente:

  • valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui in seguito. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite dall'allegato 3 al DPCM 159/2013, la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza;
  • ISEE in corso di validità di valore non superiore a euro 9.360; nel caso di nuclei familiari con minorenni, l'ISEE è calcolato ai sensi dell'art. 7 del DPCM n. 159 del 2013.

I requisiti patrimoniali

Oltre ai requisiti di cui sopra, il nucleo familiare del richiedente deve anche rispettare alcuni requisiti patrimoniali, ovvero:

  • nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore ad euro 6.000, accresciuto di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo;
  • un valore ai fini IMU del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione, il cui valore non deve superare euro 150.000), non superiore ad euro 30.000;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.

Come richiedere l'assegno di inclusione

Per poter accedere al beneficio è necessario:

  • presentare la domanda ADI;
  • effettuare l’iscrizione al Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (SIISL);
  • sottoscrivere il Patto di attivazione digitale del nucleo familiare.

La domanda può essere presentata direttamente sul portale ufficiale INPS, accedendo tramite SPID o CIE.

Inoltre, è possibile fare domanda anche rivolgendosi ai Patronati oppure ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF).

A quanto ammonta l'Assegno di inclusione

Vediamo adesso qual è l'importo dell'Assegno di inclusione (ADI) 2024 che viene erogato mensilmente tramite la Carta di inclusione emessa da Poste italiane.

Il contributo economico ammonta a:

  • un'integrazione reddituale fino a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza in virtù dei componenti, ovvero 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni e/o in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza;
  • un contributo per l'affitto fino a un massimo di 3.360 euro annui (si tratta di 280 euro mensili) o pari a 1.800 euro per nuclei composti da over 67 o con disabili gravi o non autosufficienti.

L'ADI viene erogato mensilmente e a partire dal mese successivo in cui sia stato sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD), per un massimo di 18 mesi e, trascorsi i quali, può essere rinnovato per altri 12 mesi dopo un mese di sospensione.

In conclusione, l'importo dell'Assegno di inclusione non può essere inferiore a 480 euro annui e, in media, la somma si aggira attorno ai 635 euro.

Scala di equivalenza assegno di inclusione

Passiamo adesso alla scala di equivalenza per l'assegno di inclusione.

Il Ministero del Lavoro ha reso noto che il parametro della scala di equivalenza è pari a 1 ed è incrementato, fino a un massimo complessivo di 2,2, ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza:

Calcolo Integrazione del reddito e scala equivalenza
1 valore base che comprende tutti i componenti adulti
+ 0,50 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente
+ 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni
+ 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura
+ 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla pubblica amministrazione
+ 0,15 per ciascun minore di età, fino a due
+ 0,10 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo

Non sono conteggiati nella scala di equivalenza:

  • i componenti del nucleo familiare per tutto il periodo in cui risiedono in strutture a totale carico pubblico;
  • non sono conteggiati nella scala di equivalenza i componenti del nucleo familiare nei periodi di interruzione della residenza in Italia.

Non resta quindi che aspettare l'erogazione del contributo nel corso delle prossime mensilità.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Intelligence istituzionale e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea. Nel corso degli anni ho preso parte a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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