Il datore di lavoro è tenuto a consegnare la Certificazione unica entro il 18 marzo 2024.
In caso di omissione, ritardo o errore, si applica la sanzione amministrativa di 100 euro, con un massimo di euro 50.000 per sostituto di imposta.
Nei casi di errata trasmissione della certificazione, la sanzione non va applicata se la certificazione viene trasmessa entro i cinque giorni successivi alla scadenza.
Se invece la certificazione è correttamente trasmessa entro 60 giorni, la sanzione è ridotta a un terzo, con un massimo di euro 20.000.
Il datore di lavoro è obbligato a consegnare la certificazione unica anche ai fini dei contributi dovuti all’INPS.
Nella Certificazione Unica viene attestato l'ammontare complessivo delle somme erogate al lavoratore dipendente o autonomo, l'ammontare delle ritenute operate, delle detrazioni di imposta effettuate e dei contributi previdenziali e assistenziali.
Chi ha l’obbligo di inviare la Certificazione Unica
Sono obbligati a inviare la Certificazione Unica i datori di lavoro, che possono essere, ad esempio, enti, società, le persone fisiche che esercitano imprese commerciali o le imprese agricole, che sono tenuti a operare all'atto del pagamento una ritenuta a titolo di acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta dai percipienti, con obbligo di rivalsa.
Secondo quanto stabilito dal D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, all’art. 4 comma 6-ter, i soggetti in questione rilasciano un'apposita certificazione unica anche ai fini dei contributi dovuti all'INPS, ove sia attestato l'ammontare complessivo delle somme menzionate, l'ammontare delle ritenute operate, delle detrazioni di imposta effettuate e dei contributi previdenziali e assistenziali.
In base a quanto stabilito dal D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322 all’art. 4, comma 6-quinquies, la certificazione unica deve essere trasmessa in via telematica all'Agenzia delle entrate direttamente o tramite gli incaricati entro il 16 marzo dell'anno successivo a quello in cui le somme sono state corrisposte.
Quest’anno, il termine per l’invio della Certificazione Unica è stato posticipato al 18 marzo 2024, poiché il 16 marzo cadeva di sabato.
Entro il 18 marzo 2024, devono essere consegnate due copie della Certificazione Unica 2024 ai lavoratori, ai pensionati, ai collaboratori, a coloro che sono titolari di redditi di lavoro autonomo.
La Certificazione unica 2024 può essere consegnata via email ma anche in copia cartacea.
Consegna tardiva, errata od omessa della Certificazione Unica e ravvedimento operoso
In caso di omesso invio o invio tardivo della Certificazione Unica si applica la sanzione di 100 euro, con un massimo di euro 50.000 per sostituto di imposta.
Nei casi di errata trasmissione della certificazione, invece, la sanzione non si applica se la trasmissione della corretta certificazione è effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza.
Inoltre, si può beneficiare del ravvedimento operoso se la certificazione è correttamente trasmessa entro sessanta giorni.
In tal caso, infatti, la sanzione è ridotta a un terzo, con un massimo di euro 20.000.