IVA: cos’è, quali sono le aliquote e come si calcola

L’IVA è un'imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Vediamo assieme cos'è esattamente, come calcolarla e quali e quante sono le aliquote.

4 Ottobre 2023
9:00
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IVA: cos’è, quali sono le aliquote e come si calcola
A cura di Sasha Rizzo
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L’IVA è una delle imposte più famose in Italia, anche perché impatta sugli acquisti di tutti i giorni. Infatti, incide sul prezzo dei beni e dei servizi che vengono acquistati. Oggi vediamo insieme cos'è, come si calcola e a cosa serve il gettito che genera per le casse dello Stato.

Cos'è l'IVA

L’IVA, acronimo di “Imposta sul Valore Aggiunto”, è un’imposta indiretta in quanto colpisce indirettamente la capacità contributiva dei contribuenti. Questa imposta viene applicata a ogni vendita, ma pesa solo sul consumatore finale.

Come funziona l’IVA?

L’IVA viene applicata a ogni vendita ma è a carico del consumatore finale. Infatti, essendo che l’IVA si applica a ogni acquisto, ogni negoziante che dovesse acquistare, per esempio, una materia prima, pagherà l’IVA al proprio fornitore per poi riceverla da chi acquisterà il suo prodotto finale. A questo punto, essendo che l’IVA è stata sia pagata (IVA a credito) che ricevuta (IVA a debito), occorrerà fare la sottrazione (IVA a debito – IVA a credito) e versare allo Stato il risultato.

Chiaramente, chi deve adempiere e versare l’IVA allo Stato è chi riceve il pagamento, ma questo viene di fatto realizzato per conto di chi ha acquistato e, se completiamo il ciclo, ad avere il carico dell’IVA è il consumatore finale, in quanto paga l'imposta al venditore ma nessuno gliela restituirà.

È però fondamentale fare una precisazione, infatti, per i beni strumentali, cioè che un’azienda acquista per il loro utilizzo per tempi prolungati, l’IVA è detraibile.

Perché esiste l’IVA?

L’IVA serve a sostenere le spese dello Stato in generale. Infatti, non essendo una tassa, non è legata a un singolo servizio. Per esempio, la tassa sulla spazzatura si paga per smaltire i rifiuti se si ha un’abitazione, altrimenti, se non si possiedono case, uffici, capannoni e via di seguito, la tassa sulla spazzatura non si paga. Al contrario delle tasse che servono a finanziare servizi specifici, l’IVA, che è un’imposta e non una tassa, serve per sostenere la spesa pubblica in generale. Di conseguenza, i soldi che entrano nelle casse dello Stato grazie all’IVA potranno poi essere spesi in qualsiasi voce del bilancio dello Stato, come sanità, istruzione, difesa e via di seguito.

Quante e quali sono le aliquote IVA?

L'aliquota ordinaria è pari al 22% e si applica alla maggior parte dei beni e dei servizi, come vestiti, scarpe e prodotti tecnologici. Per alcune tipologie di beni, però, può essere ridotta al 4%, al 5% o al 10%.

In particolare è:

Aliquota IVA Tipologia aliquota Esempi di beni o servizi
4% Ridotta Prodotti alimentari
5% Ridotta Prodotti per la prima infanzia
10% Ridotta Fornitura domestica di luce e gas
22% Ordinaria Quando non è prevista un'aliquota ridotta

Quale tipologia di imposta è l'IVA?

L'IVA è un’imposta proporzionale, cioè che non tiene conto dell’ammontare dei redditi dei contribuenti: se l’IVA è al 22%, è al 22% per tutti. Situazione identica per i generi alimentari: se l’IVA è al 4%, resta al 4% per tutti, a prescindere dai redditi delle persone. Questo meccanismo è molto diverso da quello dell’Irpef, che è, invece, un’imposta diretta progressiva che aumenta all’aumentare del reddito delle persone. Infatti, l’IRPEF, mentre è al 23% per i redditi fino a 15000€ annui, oltre i 50000€ l’aliquota diventa del 43%. Comunque, per capire:

Tipologia di imposta Caratteristiche Esempio
Imposta proporzionale L’aliquota resta sempre uguale IVA
Imposta progressiva L'aliquota aumenta all’aumentare dei redditi IRPEF

Come si calcola l'IVA

Calcolare il prezzo dell'IVA non è complesso, basta dividere il prezzo netto imponibile di un bene per 100 e moltiplicare il risultato per l'aliquota corrispondente.

Vediamo un esempio di calcolo dell'IVA. Se il prezzo netto di un cellulare è 500 euro, per calcolare l'imposta sul valore aggiunto dovrai svolgere la seguente operazione: 500/100 x 22 = 110. In questo caso, quindi, il valore dell'IVA è di 110 €.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’IVA?

Il vantaggio dell’IVA è l’importante gettito che genera per le casse dello Stato. Lo svantaggio principale, invece, è che costringe di fatto gli imprenditori ad alzare i prezzi, oppure, li obbliga a ridurre i propri margini di guadagno per non alzare troppo il prezzo finale.

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Sasha Rizzo
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Sono nato l’11 novembre del 1996 a Novi Ligure e ho la passione per l’economia fin da ragazzino. Infatti, ho frequentato ragioneria alle superiori e mi sono laureato a Genova in Economia Aziendale per poi specializzarmi in Management con la Magistrale. Oggi, con Lexplain ho unito la passione per l’economia a quella per la divulgazione.
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