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19 Ottobre 2023
17:00

Cosa fare in caso di treno cancellato

Il viaggiatore ha diritto a ottenere il rimborso del biglietto del treno in caso di scioperi e disagi sulla circolazione ferroviaria. Il valore dell'indennizzo oscilla tra il 25% e il 50% del costo del biglietto.

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Cosa fare in caso di treno cancellato
Dottoressa in Giurisprudenza
Cosa fare in caso di treno cancellato

I problemi alla circolazione ferroviaria causano disagi a migliaia di viaggiatori che si spostano quotidianamente per lavoro o per motivi personali, spesso obbligandoli ad annullare i propri impegni sino al punto di richiedere il rimborso del biglietto.

Il Regolamento UE 202Regolamento UE 2021/7821:782 (che ha sostituito il Regolamento CE 1371/2007) tutela i passeggeri che si trovino coinvolti da treni in ritardo o cancellati, ma anche in caso di valigie perse o danneggiate, “poiché il passeggero del trasporto ferroviario è la parte più debole del contratto di trasporto, è necessario tutelare i diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario”.

Le imprese ferroviarie, parliamo di Trenitalia e Italo, hanno l’obbligo di fornire tutte le informazioni necessarie in caso di disservizio, fornendo assistenza ai passeggeri in caso di ritardi, perdita di coincidenza e soppressione.

I passeggeri ferroviari potranno quindi ottenere il rimborso del biglietto, lo spostamento dell’itinerario a un’altra data, oppure la prosecuzione del viaggio appena possibile.

Si può richiedere il rimborso del biglietto?

E’ possibile richiedere il rimborso del biglietto ferroviario nel caso in cui:

  • si rinuncia al viaggio perché la partenza è ritardata di almeno un’ora;
  • l’autorità pubblica ordina lo stop ferroviario per ragioni di sicurezza;
  • è oggettivamente prevedibile che il treno giungerà a destinazione con un ritardo superiore ai 60 minuti;
  • perdita della coincidenza per i motivi precedenti.

In tutti questi casi, a seconda del ritardo accumulato, il passeggero avrà diritto alla restituzione parziale o totale del biglietto, ovvero:

  • ritardo compreso tra i 60 e 119 minuti, viene rimborsato il 25% del costo del biglietto;
  • ritardo oltre i 120 minuti, il biglietto è rimborsato del 50%.

Il rimborso viene erogato entro 30 giorni sotto forma di voucher per l’acquisto di un nuovo biglietto oppure come riaccredito sul mezzo di pagamento utilizzato al momento originario dell’acquisto.

Ecco come fare richiesta di rimborso nel caso di rinuncia al viaggio, per disagio imputabile a Trenitalia o Italo, oppure per ordine dell’autorità pubblica per ragioni di sicurezza, ma anche in caso di treno cancellato per sciopero.

Treno cancellato per sciopero

Tra i problemi ferroviari che permettono di ottenere il rimborso, vi è anche il caso in cui il treno sia stato soppresso per sciopero.

Se lo sciopero è stato annunciato già nei giorni precedenti, il passeggero può scegliere di rinunciare al viaggio e chiederne il rimborso fino alla mezzanotte del giorno precedente all’inizio (cioè, fino alle ore 23.59 del giorno prima) e ottenere il rimborso integrale del biglietto.

Il viaggiatore può invece ricevere il rimborso parziale del biglietto nei seguenti casi:

  • quando non è possibile continuare il viaggio a causa dell’interruzione della linea;
  • a causa della soppressione del treno o dei treni per la prosecuzione del viaggio;
  • per la mancata coincidenza causata dal ritardo di un treno del servizio nazionale.

La richiesta di rimborso può essere richiesta anche nel caso in cui il viaggiatore scegliesse di rinunciare al suo viaggio in treno, ma di proseguire con un mezzo alternativo di trasporto pubblico: in questo caso, l'impresa ferroviaria rimborsa al passeggero i costi necessari, adeguati e ragionevoli sostenuti

Rinuncia al viaggio

Il passeggero che abbia ricevuto comunicazione del ritardo, della soppressione o della coincidenza persa entro 100 minuti dalla partenza ha diritto a rinunciare al viaggio se, per sua esigenza, lo spostamento non fosse più utile. Tuttavia, con una trattenuta del 20% del costo pagato al momento di acquisto.

Il rimborso può essere richiesto prima dell’orario di partenza del treno e coprire l’importo della tratta non usufruita.

Problema ferroviario o ordine di pubblica sicurezza

Il passeggero può ottenere il rimborso integrale del biglietto totalmente inutilizzato e senza alcuna trattenuta se sia giunto un ordine di stop per ragioni di pubblica sicurezza da parte delle autorità, oppure per problemi dovuti all’impresa ferroviaria.

Ecco i casi:

  • la partenza del treno è ritardata di almeno un’ora;
  • interruzione per ordine dell’autorità pubblica;
  • è oggettivamente prevedibile che il ritardo dell’arrivo nella destinazione sia superiore a 60 minuti rispetto all’orario previsto;
  • il treno o i servizi cuccetta prenotati sono soppressi;
  • quando il posto prenotato non è effettivamente disponibile;
  • la tariffa e/o la categoria prenotata non corrispondono a quello di utilizzo;
  • assegnazione del posto cuccetta o vagone letto difforme dalla prenotazione fatta;
  • quando il titolo di viaggio acquistato sul sito e tramite il Call Center non viene consegnato entro l'orario di partenza previsto;
  • mancato trasporto della bicicletta con prenotazione sui treni Intercity, senza un motivo debitamente giustificato.

Quando si può spostare il biglietto?

Nel caso di biglietto acquistato a tariffa ordinaria, è possibile scegliere di spostare la propria partenza fino alle ore 23.59 del giorno antecedente alla partenza.

Inoltre, è possibile spostare il biglietto in caso di treno cancellato se lo sciopero è stato annunciato entro 100 minuti dalla partenza.

E’ possibile proseguire il viaggio su un altro treno?

Se il treno sul quale si sarebbe dovuto viaggiare è stato cancellato o è in forte ritardo, il viaggiatore ha diritto alla prosecuzione della tratta.

L’impresa ferroviaria, infatti, sarà tenuta a rimborsare sia il biglietto già acquistato sia gli eventuali costi eventualmente sostenuti dal passeggero per arrivare a destinazione in modo alternativo.

Il passeggero ha diritto a proseguire il viaggio o seguire un itinerario alternativo in condizioni analoghe per raggiungere la destinazione finale non appena possibile, senza costi aggiuntivi.

Come ottenere il rimborso in caso di treno cancellato

Il passeggero può ottenere il rimborso inviando la propria comunicazione all’Ufficio Reclami e Rimborsi dell’impresa ferroviaria scelta per la tratta, oppure recandosi presso qualsiasi biglietteria della stessa.

La richiesta di rimborso dovrà indicare:

  •  i dati del passeggero;
  • il numero identificativo del treno;
  • l’orario di partenza e di arrivo;
  • la tratta scelta.

Cosa fare se il rimborso è negato

E’ consigliabile inviare il proprio reclamo il prima possibile, sebbene il rimborso del biglietto si intende prescritto dopo 3 anni.

Una volta inviato il reclamo, l’azienda ferroviaria ha l’obbligo di rispondere al passeggero entro 30 giorni e trasmettendo quindi il suo parere positivo o negativo.

Qualora il passeggero fosse insoddisfatto della risposta ricevuta, potrà ricorrere alla Federconsumatori e avviare una procedura di conciliazione.

Cosa succede se perdo la coincidenza a causa di un treno cancellato

Perdere la coincidenza a causa di uno sciopero oppure perchè il treno è stato cancellato rientra tra i motivi che consentono al viaggiatore di ottenere il rimborso, come visto in precedenza.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Intelligence istituzionale e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea. Nel corso degli anni ho preso parte a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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