Caso Segre-Seymandi: è diffamazione?

Il caso Segre-Seymandi è divenuto noto in poco tempo e la domanda più frequente è: si tratta di diffamazione? Analizziamo le possibili conseguenze giuridiche.

11 Agosto 2023
18:35
32 condivisioni
Caso Segre-Seymandi: è diffamazione?
Creator
Immagine

Il caso Segre-Seymandi è divenuto noto a tutti in poche ore. Il banchiere torinese è stato infatti ripreso con un cellulare mentre rivela davanti a molti amici il tradimento della futura sposa, anche lei nota imprenditrice torinese. Il video è stato poi diffuso sui social e oltre alle prime reazioni di sgomento e stupore, ci si è chiesti quali potrebbero essere le possibili conseguenze giuridiche di questa vicenda.

Caso Segre-Seymandi: le possibili conseguenze giuridiche

Forse la prima ipotesi a cui si può pensare è che sia un caso di diffamazione. In tal senso però, è necessario compiere una precisazione. Ai sensi dell’art. 595 del Codice Penale, il reato di diffamazione si realizza quando “Chiunque […], comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione”. È bene inoltre sottolineare che, affinché si configuri il reato, la persona offesa deve essere assente al momento in cui vengono rilasciate le dichiarazioni diffamanti.

Reato di diffamazione?

Nel caso di specie non solo la fidanzata era presente durante il discorso ma se ascoltiamo con attenzione, noteremo che il promesso sposo non usa mai parole offensive verso di lei. Inoltre, le augura di essere felice con la persona con cui lo ha tradito e invita addirittura i due a sfruttare insieme un viaggio che è stato già organizzato e pagato.

Diffamazione per relazione extraconiugale

Non trattandosi di una coppia sposata, non potrà nemmeno configurarsi la diffamazione per relazione extraconiugale, in cui la persona offesa può chiedere il risarcimento per compensare il danno subito.

Per il momento, quindi, sembra potersi escludere il reato di diffamazione.

È giusto parlare di diritto di cronaca?

Analizziamo ora un ulteriore elemento: il video non è stato girato dallo sposo che ha rivelato il tradimento, bensì da alcuni amici che lo hanno successivamente diffuso. Questo è poi approdato sui social e da lì, alcune delle maggiori testate giornalistiche lo hanno ricondiviso esercitando il proprio diritto di cronaca, anche in considerazione del fatto che si tratta di personaggi pubblici. Lui è infatti un noto banchiere di Torino, mentre lei è un’imprenditrice connessa al mondo della politica.

La fidanzata può esercitare il diritto all'oblio?

Considerando le ragioni sopracitate risulta improbabile che possa configurarsi anche il reato di diffamazione a mezzo stampa ma possiamo comunque ipotizzare degli scenari differenti. Ad esempio che la fidanzata, dopo aver annunciato di voler prendere provvedimenti affinché la propria reputazione non si aggravi, possa richiedere la rimozione del video esercitando il diritto all’oblio. Diritto di cui ognuno di noi è titolare e che permette di ottenere la cancellazione o deindicizzazione dal web delle informazioni che ci riguardano, quando queste siano datate, inesatte o diffamatorie.

Il risarcimento del danno per il tradimento subito

Guardando invece la vicenda dalla prospettiva del tradito, questi potrebbe chiedere il risarcimento del danno derivante dall'infedeltà che ha causato la rottura del fidanzamento, purché ciò venga richiesto entro un anno dal fatto. Il risarcimento può comprendere le spese sostenute per il matrimonio poi cancellato, come nel caso degli abiti, del viaggio di nozze o della casa ma non, ad esempio, il danno morale per le sofferenza patita.

I regali di nozze

Vi è poi un’ultima questione da considerare: quella dei regali di nozze. Come anche precisato dalla Corte di Cassazione, nel caso in cui questi siano stati già consegnati, dovranno essere restituiti a prescindere dai motivi che hanno portato alla rottura.

Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views