video suggerito
video suggerito
1 Novembre 2023
17:00

Aumento pensioni a dicembre 2023: calcolo importi ed arretrati

L'aumento delle pensioni di dicembre 2023, per effetto del calcolo di rivalutazione delle pensioni anticipato dal Governo Meloni, sarà di 0,8 punti percentuali per i pensionati con pensione fino a 4 volte il trattamento minimo (2.101,52 euro). E' inferiore per importi di pensione più alti. Ai pensionati spettano anche undici mesi di arretrati in unica soluzione. Vediamo le tabelle con il calcolo di tutti gli importi in base alla pensione percepita.

68 condivisioni
Aumento pensioni a dicembre 2023: calcolo importi ed arretrati
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Immagine

La rivalutazione delle pensioni scatta a dicembre 2023 con un anticipo di un mese per effetto di quanto disposto dal Decreto Anticipi (Decreto Legge n. 145 del 2023). Ai pensionati spetterà un aumento dell'importo mensile pari allo 0,80% ed il riconoscimento degli arretrati di pensione di tutto l'anno 2023, in particolare da gennaio a novembre 2023.

Quali sono le novità in materia di aumento pensioni a dicembre 2023 e nell'anno 2024:

  • viene riconosciuta la differenza tra la rivalutazione provvisoria delle pensioni (perequazione pensioni) secondo l'indice ISTAT, pari al 7,3% erogata già ai pensionati da gennaio a novembre 2023, e la rivalutazione definitiva delle pensioni secondo l'indice ISTAT aumentata al 8,1%;
  • viene riconosciuto l'aumento dell'importo mensile della pensione da dicembre 2023 in poi, con la rivalutazione maggiorata all'8,1%. Erogazione anticipata di un mese dal Decreto Anticipi;
  • vengono riconosciuti gli arretrati di pensione da gennaio a novembre 2023, nella misura dello 0,8% per pensionati con una pensione fino 4 volte il trattamento minimo, in misura inferiore per gli altri. Erogazione anticipata nella pensione di dicembre 2023, sempre per effetto del Decreto Anticipi.

La pensione non sarà rivalutata per tutti in misura piena, vediamo perché.

Non solo, per le pensioni previdenziali pari o inferiori al trattamento al minimo oltre al 7,3% spettano in più il 1,5% e per chi ha più di 75 anni il 6,4%.

Perché la rivalutazione delle pensioni viene pagata in anticipo a dicembre 2023

Il Decreto Legge 18 ottobre 2023, n. 145, denominato "Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili", ma meglio conosciuto come Decreto Anticipi collegato alla Manovra 2024, contiene all'articolo 1 l'"Anticipo conguaglio di perequazione nell'anno 2023":

"1. Al fine di contrastare gli effetti negativi dell'inflazione per l'anno 2023 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, di cui all'articolo 24, comma 5, della legge 28 febbraio 1986, n. 41, per l'anno 2022 e' anticipato al 1° dicembre 2023".

Di cosa si tratta?

Della rivalutazione delle pensioni (calcolo della perequazione delle pensioni), che ogni anno viene erogata in anticipo a gennaio secondo un indice provvisorio, salvo ricalcolare la rivalutazione stessa una volta che l'ISTAT emette l'indice definitivo.

Per la rivalutazione delle pensioni del 2022 con effetto sulle rate di pensione dell'anno 2023, l'indice provvisorio con il quale sono state riconosciuti gli aumenti dell'importo mensile delle pensioni da gennaio a novembre 2023, è stato del 7,3%. 

L'indice definitivo ISTAT è aumentato nella percentuale dell'8,1%, con una differenza in favore del pensionato di 0,8 punti percentuali.

La conseguenza è che, di norma, ai pensionati spetterebbe a gennaio 2024, l'adeguamento dell'importo della pensione, secondo l'indice definitivo.

Ma con il Decreto Legge n. 145 del 2023, il Governo Meloni ha anticipato l'erogazione della pensione rivalutata a dicembre 2023, con riconoscimento degli arretrati sempre a dicembre 2023 invece che a gennaio 2024.

E le pensioni da gennaio 2024? Saranno comunque erogata secondo l'importo rivalutato dell'8,1%.

Vediamo ora il calcolo degli importi della pensione rivalutata e degli arretrati spettanti a dicembre 2023.

Rivalutazione pensioni: in che percentuale effettiva aumenta la pensione mensile lorda?

L'aumento delle pensioni erogate per l'anno 2023, con relativi arretrati a dicembre, non aumenta nella misura del 7,3% (provvisorio) e dell'8,1% (definitivo) per tutti.

Il sistema di rivalutazione delle pensioni è stabilito dall'articolo 1, comma 309, della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022, meglio conosciuta come Legge di Bilancio 2023.

Tale comma stabilisce che per il periodo 2023-2024 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall'articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta:

a) per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento;

b) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS e con riferimento all'importo complessivo dei trattamenti medesimi:

1) nella misura dell'85 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS;

2) nella misura del 53 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS;

3) nella misura del 47 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS;

4) nella misura del 37 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS;

5) nella misura del 32 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS.

Il trattamento minimo per l'anno 2023 è di 525,38 euro.

Cosa significa? Che le rivalutazioni del 7,3% provvisorio e dell'8,1% definitivo per coloro che superano 4 volte il trattamento minimo sono riconosciute non al 100%, ma in una percentuale inferiore.

Per le pensioni previdenziali pari o inferiori al trattamento al minimo oltre al 7,3% spettano in più il 1,5% e per chi ha più di 75 anni il 6,4%.

Ecco la tabella delle percentuali di rivalutazioni per l'anno 2023:

Fascia di pensione Percentuale di perequazione pensioni spettante Percentuale effettiva di rivalutazione provvisoria (da gennaio a novembre 2023): Percentuale effettiva di rivalutazione definitiva (dicembre 2023):
Da 525,38 euro a 2.101,52 euro 100% 7,3% (100% di 7,3%) 8,1% (100% di 8,1%)
Da 2.101,53 euro a 2.626,90 euro 85% 6,205% (85% di 7,3%) 6,885% (85% di 8,1%)
Da 2.626,91 euro a 3.152,28 euro 53% 3,869% (53% di 7,3%) 4,293% (53% di 8,1%)
Da 3.152,29 euro a 3.677,66 euro 47% 3,431% (47% di 7,3%) 3,807% (47% do 8,1%)
Da 3.677,67 euro a 4.203,04 euro 37% 2,701% (37% di 7,3%) 2,997% (37% di 8,1%)
Da 4.203,05 euro a 4.728,42 euro 32% 2,336% (32% di 7,3%) 2,592% (32% di 8,1%)

La tabella espone, applicando quanto previsto dalla Legge di Bilancio, quali sono le effettive percentuali di perequazione e rivalutazione delle pensioni, sia rivalutazione provvisoria che definitiva.

Calcolo importi pensione lorda rivalutata da dicembre 2023

Vediamo ora sulla base degli indici, come è stata rivalutata provvisoriamente la pensione da gennaio a novembre 2023 e come verrà ricalcolata la pensione da dicembre 2023.

Pensione lorda % di perequazione Pensione gennaio – novembre 2023 (Rivalutazione provvisoria 7.3%) Pensione da dicembre 2023 (rivalutazione definitiva 8.1%)
600 euro 100% 643,80 € 648,60 €
700 euro 100% 751,10 € 756,70 €
800 euro 100% 858,40 € 864,80 €
900 euro 100% 965,70 € 972,90 €
1000 euro 100% 1.073,00 € 1.081,00 €
1200 euro 100% 1.287,60 € 1.297,20 €
1500 euro 100% 1.609,50 € 1.621,50 €
1800 euro 100% 1.931,40 € 1.945,80 €
2000 euro 100% 2.146,00 € 2.162,00 €
2500 euro 85% 2.655,13 € 2.672,13 €
3000 euro 53% 3.116,07 € 3.128,79 €
3500 euro 47% 3.620,09 € 3.633,24 €
4000 euro 47% 4.137,24 € 4.152,28 €
4500 euro 37% 4.621,55 € 4.634,86 €
5000 euro 37% 5.135,05 € 5.149,85 €
6000 euro 32% 6.140,16 € 6.155,52 €
7000 euro 32% 7.163,52 € 7.181,44 €

Un pensionato con 1.000 euro di pensione, avrà ricevuto una pensione rivalutata di 1.073 euro da gennaio a novembre 2023 con la rivalutazione provvisoria del 7,3%.

Da dicembre 2023 lo stesso pensionato ha diritto alla pensione rivalutata definitivamente di 1.081 euro, quindi con un aumento di 8 euro lordi.

Più il riconoscimento degli arretrati, vediamoli.

Calcolo arretrati di pensione a dicembre 2023

Ecco la tabella che esprime la differenza tra la pensione rivalutata provvisoriamente al 7,3% e la pensione rivalutata definitivamente all'8,1%, nonché gli arretrati spettanti per le undici mensilità da gennaio a novembre 2023.

Pensione lorda % di perequazione Aumento mensile dicembre 2023 Arretrati gennaio-novembre 2023
600 100% 4.80 € 52.80 €
700 100% 5.60 € 61.60 €
800 100% 6.40 € 70.40 €
900 100% 7.20 € 79.20 €
1000 100% 8.00 € 88.00 €
1200 100% 9.60 € 105.60 €
1500 100% 12.00 € 132.00 €
1800 100% 14.40 € 158.40 €
2000 100% 16.00 € 176.00 €
2500 85% 17.00 € 187.00 €
3000 53% 12.72 € 139.92 €
3500 47% 13.16 € 144.76 €
4000 47% 15.04 € 165.44 €
4500 37% 13.32 € 146.52 €
5000 37% 14.80 € 162.80 €
6000 32% 15.36 € 168.96 €
7000 32% 17.92 € 197.12 €

Sempre il pensionato che aveva 1.000 euro di pensione prima della rivalutazione e che da gennaio a novembre ha percepito 1.073 euro, ha diritto a percepire 1.081 euro da dicembre 2023, con un aumento di 8 euro lordi. Gli arretrati sono pari a 8 euro lordi per 11 mensilità, ossia 88 euro lordi erogati come arretrati da perequazione nella rata di pensione di dicembre 2023.

Il meccanismo di rivalutazione delle pensioni riparte per l'anno 2023 con la Legge di Bilancio 2024 che prevederà le percentuali di rivalutazione. Ed ai pensionati sarà erogata la rivalutazione provvisoria da gennaio 2024, per poi avere arretrati e rivalutazione definitiva a gennaio 2025, sempre che il Governo non anticipi il calcolo della rivalutazione a dicembre anche nel 2024.

Avatar utente
Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views