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21 Maggio 2024
9:00

Art. 572 c.c. “Successione di altri parenti”: commentato e spiegato semplicemente

L'art. 572 c.c., rubricato "Successione di altri parenti", rientra nel Libro II, Titolo II, Capo I. Vediamo il testo aggiornato della norma, il commento e la spiegazione semplice.

Art. 572 c.c. “Successione di altri parenti”: commentato e spiegato semplicemente
Dottoressa in Giurisprudenza
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L'articolo 572 del Codice Civile, rubricato "Successione di altri parenti", rientra nel Libro II – Delle successioni, Titolo II – Delle successioni legittime, Capo I – Della successione dei parenti.

Il Titolo II regola quell'aspetto del fenomeno successorio che trova la sua ragione nella legge e non nella volontà del defunto.

I presupposti sono la mancanza di un testamento (inteso come l'atto che rappresenta la massima espressione del suo autore), l'esistenza di un titolo per succedere (una relazione tra il chiamato e il defunto), oppure, in mancanza, un legame con lo Stato costituito dal rapporto di cittadinanza.

Vediamo il testo aggiornato della norma, il commento e la spiegazione semplice.

Art. 572 c.c.: testo aggiornato

Ecco il testo aggiornato e quindi ufficiale dell’art. 572 del Codice Civile.

Comma 1 dell'art. 572 c.c. "Se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi, senza distinzione di linea".

Comma 2 dell'art. 572 c.c. "La successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado".

Articolo 572 del Codice Civile: commento e spiegazione

La legge, oltre il sesto grado di parentela, non riconosce i diritti successori.

Casistica giurisprudenziale in tema di art. 572 c.c.

Vediamo la casistica della giurisprudenza in tema di art. 572 c.c.

Corte di Cassazione, sezione 2, sentenza 9 ottobre 2023, n. 28221
"In tema di successione mortis causa, è inefficace la disposizione testamentaria a favore di successibili non identificabili, in quanto essa consentirebbe al testatore di porre, incondizionatamente e senza limitazioni di tempo, un vincolo alla destinazione e alla circolazione dei beni, in contrasto con le esigenze di ordine pubblico".

Corte di Cassazione, sezione 6-2, ordinanza 9 novembre 2020, n. 25077
"L'interesse del successibile "ex lege" ad impugnare il testamento olografo può essere disconosciuto, qualora costui non dia prova dell'inesistenza in vita di altri eredi legittimi di grado poziore in termini di evidente probabilità, ancorché non di oggettiva certezza".

Corte di Cassazione, sezione 2, sentenza 15 febbraio 2012, n. 6054
"In tema di circonvenzione di persone incapaci, il soggetto che – rientrando nel novero dei successibili ex art. 572 cod. civ. – sia stato estromesso dalla successione in forza di testamento frutto di circonvenzione di testatore incapace patisce un danno patrimoniale "iure proprio" per non aver potuto partecipare alla divisione dei beni ereditari; diversamente, nel caso in cui il predetto testamento sia stato invalidato e la successione in suo favore sia avvenuta in forza di precedente valido testamento, oppure ai sensi degli artt. 565 e seguenti cod. civ., l'erede si trova ad aver sofferto un danno patrimoniale "iure hereditatis" che corrisponde al depauperamento del patrimonio del "de cuius" conseguente agli atti di disposizione frutto dell'altrui condotta di circonvenzione".

Corte di Cassazione, sezione 2, sentenza 10 settembre 2007, n. 19011
"In tema di accertamento della qualità di erede legittimo, la pronuncia – n. 532 del 2000 della Corte costituzionale – di non fondatezza della questione, già sollevata nel medesimo processo, di illegittimità costituzionale dell'art. 565 cod. civ. preclude che la stessa questione possa essere ancora riproposta, nè sussiste la possibilità di estendere, in via di interpretazione e con il richiamo agli artt. 3 e 30 Cost., la categoria degli eredi legittimi oltre le persone verso cui produce effetti l'accertamento della filiazione naturale in base all'art. 258 cod. civ., sino a ricomprendervi, oltre i genitori naturali, anche tutti i parenti naturali".

Corte di Cassazione, sezione 2, sentenza 10 settembre 2007, n. 19011
"In tema di accertamento della qualità di erede legittimo, la pronuncia – n. 532 del 2000 della Corte costituzionale – di non fondatezza della questione, già sollevata nel medesimo processo, di illegittimità costituzionale dell'art. 565 cod. civ. preclude che la stessa questione possa essere ancora riproposta, nè sussiste la possibilità di estendere, in via di interpretazione e con il richiamo agli artt. 3 e 30 Cost., la categoria degli eredi legittimi oltre le persone verso cui produce effetti l'accertamento della filiazione naturale in base all'art. 258 cod. civ., sino a ricomprendervi, oltre i genitori naturali, anche tutti i parenti naturali".

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Intelligence istituzionale e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea. Nel corso degli anni ho preso parte a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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